Calcio: Abodi, ‘chi scommette fuori dalla Nazionale? Dipende da gravità infrazione’

Roma, 24 ott. – (Adnkronos) – “Per evitare equivoci vorrei che insieme al contratto il calciatore si impegnasse a firmare una carta dei valori con 4 cose chiare: non ci si dopa, non si scommette, non si prendono soldi in nero e non si guardano partite sulle piattaforme illegali. Risolveremo il problema? No ma toglieremo gli alibi a tutti”. Così il ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi in un forum all’Adnkronos.

“Comunque vada il caso scommesse lo considero un alto tradimento dei sentimenti, perché il calcio vive di passioni e sentimenti, oltre che di credibilità, perché i ragazzi sanno che non devono scommettere mai sul calcio. Fuori dalla Nazionale? Dipende dalla gravità dell’infrazione -sottolinea il ministro-. Fino ad oggi sappiamo quello che è trapelato, non sempre quello che trapela, soprattutto da fonti non ufficiali, viene poi confermato. Il procuratore Chinè si è espresso al momento su un solo caso (Nicolò Fagioli ndr)”.

“Ci sono le scommesse lecite che vanno tutelate essendo un settore economico rilevante anche per le casse dello Stato. Le scommesse illecite invece alimentano l’economia criminale. Al momento sta emergendo un dato che questi ragazzi sono caduti nella trappola della ludopatia e sembra che non abbiano scommesso contro le proprie squadre, questo non li assolve ma consente di inquadrare le valutazioni che il procuratore Chinè sta facendo, arrivando ad un patteggiamento nel quale parte della pena può essere commutata in servizi socialmente utili. Un giudizio finale si potrà dare quando avremo più chiaro il quadro. Ho il dovere di essere cauto”.

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