CALCIO. LETTERA D’ADDIO DI “GENS SAMNITES” A PIPPO INZAGHI : “LE COSE NON ACCADONO PER CASO”

Caro Pippo, grazie per il tuo lavoro sicuramente onesto ed appassionato.
Grazie soprattutto per una impresa in Serie B che resterà nella storia, non solo della nostra Strega, ma del calcio italiano professionistico.
Grazie per il tuo approccio pacato e misurato, che ci ha aiutato a smorzare un poco la nostra immaturità calcistica ad alti livelli, evidenziata dalla esaltazione ingiustificata di Dicembre / Gennaio e dalla depressione incontrollata di Aprile / Maggio.
Grazie per averci sdoganati con la tua popolarità, che ci ha resi una destinazione gradita per giocatori con una carriera importante in serie A.
Sapevamo fin dall’inizio che non eri un allenatore che strappa applausi per la qualità e la pro-attività del gioco, ma che sei figlio della scuola calcistica tradizionale italica: difesa e contropiede, incursioni piratesche e palla in tribuna.
Temevamo molto i tuoi precedenti fallimenti in serie A, con il Milan ma soprattutto con il Bologna.
Non avevi una squadra da salvezza assicurata, dobbiamo riconoscerlo. Il girone di andata ha illuso tanti (società compresa) tranne te, dobbiamo riconoscerlo.
Peró ci lasci condividendo con noi un”altra amara esperienza, quella di non avere fatto un passo in avanti, ma di essere rimasti intrappolati nei propri limiti conosciuti.
Noi dobbiamo costruire basi più solide in tutto l’ambiente, per giustificare la speranza di una futura presenza non occasionale in serie A.

Tu devi imparare a gestire le squadre anche quando le cose non vanno bene, quando occorre fare scelte decise e perentorie, sia sul piano dei giocatori chiave che sul piano tecnico-tattico. E devi anche imparare a governare le tue emozioni. Così prosegue il presidente di Gens Samnites Raffaele Cielo.

Noi abbiamo visto in tv Semplici al 90’ di Cagliari-Parma, sul 2 a 3, disegnare schemi con i suoi collaboratori per giocarsi le ultime carte disperate. Ed abbiamo anche visto te al 90’ di Benevento – Crotone tentare di scappare negli spogliatoi vittima del terrore di subire il gol del pareggio, in 11 contro 10. Le cose non accadono per caso, te lo diciamo con affetto e comprensione umana.
Ma giriamo pagina, avremo entrambi altre opportunità.
Se saremo intelligenti ed autocritici rifletteremo sui nostri errori e ne usciremo migliorati. Quindi, ci auguriamo di rivederti un giorno a bordo campo in serie A, contro di noi, per abbracciarci e verificare reciprocamente i progressi fatti.
In bocca al lupo mister, ti vorremo sempre bene e sarai per sempre l’uomo dei record in serie B dei sanniti.

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