Commissario Asl, arriva Di Salvo

Salvo sorprese dell’ultima ora, toccherà, quindi, ad Enrico Di Salvo, ordinario di Chirurgia alla Federico II e presidente regionale del Cirb (Comitato interuniversitario per la ricerca bioetica), ex direttore scientifico dell’Istituto Pascale, già responsabile del settore Sanità di Forza Italia, componente dell’Alto Comitato Trapianti della Regione Campania ed esperto del Consiglio Superiore di Sanità: la sua nomina, infatti, dovrebbe essere annunciata oggi dal Governatore Caldoro. È durata poco la candidatura di Mario Aristide Romano, l’ex procuratore di Avellino, sannita, spuntata qualche giorno fa ma non sufficientemente forte da un punto di vista politico. Di Salvo, peraltro, è conosciuto come acceso contestatore di Antonio Bassolino e rivale – in politica come nella professione – dell’ex assessore Mario Luigi Santangelo al quale lo lega la stessa scuola chirurgica facente capo a Giuseppe Zannini. Un esperto, quindi, che dovrà cimentarsi con i problemi della sanità sannita che esce dal nuovo piano regionale con meno posti letto e meno ospedali. In particolare Di Salvo dovrà convincere cittadini e comitati di Cerreto Sannita e di San Bartolomeo in Galdo che i tagli e le soppressioni non significano abbassamento del livello qualitativo dell’assistenza sanitaria sul territorio. Il piano recita testualmente: «Al fine di potenziare l’offerta assistenziale, il presidio ospedaliero di Cerreto e la struttura di San Bartolomeo sono riconvertiti in una struttura polifunzionale per la salute (Sps) le cui funzioni saranno pianificate nel dettaglio nel piano attuativo aziendale». A Cerreto la mobilitazione, come ha annunciato il sindaco Pasquale Santagata continuerà. A San Bartolomeo l’ospedale non è mai entrato in funzione (il cantiere fu iniziato addirittura nel 1958) e, paradossalmente, la sua soppressione può essere un’occasione di rilancio della struttura. Per quanto riguarda i tre ospedali in funzione nel Sannio, il piano prevede che il «Rummo» sia il «terzo livello della rete dell’emergenza, di riferimento per tutto l’ambito provinciale ed è individuata quale centro di secondo livello per l’ictus cerebrale, centro di primo livello per la rete cardiologica e centrale operativa cardiologica». Il Fatebenefratelli «conferma la sua vocazione di struttura di terzo livello della rete d’emergenza», mentre il Sant’Alfonso dei Liguori di S. Agata, di recente realizzazione, «costitiisce una struttura di primo livello della rete dell’emergenza con pronto soccorso ed è destinato ad ospitare, per confluenza, le unità operative dell’ospedale di Cerreto e del vecchio ospedale di S. Agata.

IL MATTINO del 2 Agosto 2010

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