Covid: De Luca: “La Campania deve avere 250 mila vaccini in più”

“Le isole Covid free si faranno, senza polemiche. Cominceremo quando finiamo gli ultra 90enni, i centenari, gli ottantenni, i pazienti a rischio eccetera”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca in un’intervista a “Porta a Porta” ieri sera.

“Nelle isole – ha ricordato De Luca – stiamo vaccinando gli over 80, i fragili, gli ultra 70enni, gli ultra 60enni. Quando abbiamo finito queste categorie, cosa facciamo? Quando magari abbiamo dosi di Astrazeneca inutilizzate per i rifiuti che abbiamo, cosa facciamo?

Secondo me è del tutto ragionevole completare la vaccinazione, anche perché parliamo di una popolazione estremamente limitata, che però ha grande vantaggio: Capri e Ischia sono un brand mondiale e possono darci una ricaduta enorme in termini di rilancio del turismo”.De Luca ha ricordato che “i centri vaccinali hanno una loro autonomia e quando ci sono residui di vaccino credo sia meglio usarli per vaccinare quante più persone possibile. Credo che possiamo muoverci con grande tranquillità, spirito unitario e onestà intellettuale”. “Io sono completamente d’accordo con il commissario Figliuolo quando dice che dobbiamo avere criteri omogenei in tutta Italia. Cominciamo ad avere criteri omogenei anche nella distribuzione dei vaccini”, ha detto.

“La Campania – ha ricordato De Luca – deve avere 250mila vaccini in più rispetto alla sua popolazione sul totale nazionale. Noi abbiamo accettato di far arrivare prima vaccini in regioni con più anziani ma con l’accordo che poi si ripristinasse la proporzione rispetto alla popolazione. Ad oggi mancano alla Campania 250mila dosi. Vorrei dire con linguaggio da omelia: con quale coscienza si accetta di togliere alla Campania 250mila dosi? Siamo credo all’avanguardia per le percentuali di utilizzazione dei vaccini. Attendiamo che ci sia questa operazione di equità e di giustizia perché nei mesi passato è stato fatto un furto nei confronti della Campania“. “Chiedo che il Commissariato renda pubblici i dati sulle percentuali di vaccini distribuiti regione per regione in base alla popolazione delle regioni sul totale nazionale, e chiedo anche che sia reso pubblico il dato dei singoli vaccini distribuiti”, ha detto. “La Campania – ha ricordato De Luca – ha il 9,6% della popolazione italiana: chiediamo il 9,6% di vaccini e il 9,6% di ogni tipo di vaccino. Ora ci danno un po’ più di Astrazeneca, c’è stato qualche rifiuto, a mio parere sbagliato ma non possiamo obbligare con le forche i cittadini. A me interessa che ci sia in Italia lo stesso trattamento per tutti i cittadini del paese, credo che l’impegno del commissario sia quello e sia importante mantenerlo oggi, non quando saremo andati a migliore vita”.

Su Sputnik “l’Italia dorme in piedi”, ha detto. “Un mese fa – ha ricordato De Luca – ho fatto un contratto con l’azienda produttrice di Sputnik. Ho dovuto ascoltare commenti di una stupidità unica, non ho il tempo di rispondere perché qui in Campania dobbiamo lavorare. Apprendo che in questi giorni la Baviera, la regione più ricca della Germania, sta facendo un contratto esattamente come ha fatto la Campania un mese fa, e che addirittura la Germania sta lavorando per procurarsi 20 milioni di dosi di vaccino Sputnik. Mi domando: che cosa sta facendo l’Italia? Perché dorme in piedi?”. Secondo De Luca “il vaccino aggiuntivo rispetto ai quattro contrattualizzati dall’Europa poteva servire per le categorie economiche, per dare respiro all’economia. Ma la Germania si muove, il Governo italiano dorme in piedi. Io mi farei lo Sputnik senza problemi, ho visto che a San Marino lo stanno usando a decine di migliaia. Non c’è nessun problema, ma noi continuiamo a dormire”.

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