E’ stata presentata la Relazione annuale sulle attività svolte dal Consiglio provinciale nel 2009.

Ha preso quindi la parola il presidente della Provincia, Aniello Cimitile. Nel 2009 la pesante congiuntura economica ha colpito profondamente il Sannio causando sofferenza in tante famiglie. Egli ha quindi rivolto un pensiero alle migliaia di cassaintegrati del Sannio e, in particolare, ai lavoratori del polo tessile completamente distrutto dalle aggressive concorrenze estere. E, tuttavia, ha proseguito Cimitile, in un anno come questo, la Provincia ha fatto tante cose buone. Innanzitutto, ha detto il presidente, l’idea di enti come la Provincia e i Consigli provinciali che "sarebbero inutili", fortunatamente sta sparendo proprio con la crisi economica che ha dimostrato quanto importanti invece siano proprio le Province e quanto importanti siano i luoghi istituzionali di programmazione di area vasta locale. Per quanto concerne i costi della politica, ha precisato Cimitile, «l’intero Consiglio provinciale di Benevento costa, in tutto l’anno, meno di quanto costi un solo consigliere regionale. Con questo non voglio dire, per carità, che i consigli regionali debbano essere aboliti, ma che, quando si parla di certe cose, bisognerebbe farlo con cognizione di causa».

Il presidente Cimitile ha infine auspicato che il ciclo dei Seminario “Sannio Sity 2009”, promossi dalla Provincia per affinare e concretizzare progetti qualificanti di sviluppo per il Sannio, possa essere coronato dal successo e cioè dalla condivisione della classe politica locale sugli  indirizzi di programmazione.

E’ seguito, quindi, il recital del Maestro Michele Campanella, che ha riscosso uno straordinario successo per la straordinaria capacità del pianista di ricreare la profonda ispirazione creativa ed la formidabile forza evocativa delle opere di Franz Liszt e Modest  Petrovic’ Musorgskij. Il Maestro, intervistato prima del recital, ha dichiarato: «Ho visitato la prima volta questo sito di Sant’Agostino quando ancora era in fase di ristrutturazione; l’ho ritrovato oggi, dopo anni e devo dire che è stato fatto un bellissimo lavoro, al punto che l’auditorium è diventato una vera e propria sala da concerto. Tornare a Benevento mi dà speranza per il futuro: la musica classica conta ed io spero che continui a contare sempre di più in questa Città. Il mio augurio è che il 2010 porti frutti in particolare ai giovani, che hanno molto bisogno di questa speranza in questo momento non particolarmente entusiasmante per la Nazione. Da parte mia, spero che la musica continui a vivere e abbia la forza e l’energia -da parte di coloro che la praticano, cioè i musicisti, ma anche di coloro che la devono promuovere- di sopravvivere e di continuare».

 

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