Gelmini: «Tutti gli anni ci sono proteste Ma ora gli insegnanti raccolgano la sfida»

Così il ministro dell’istruzione Mariastella Gelmini ha risposto ai cronisti che le chiedevano un commento sulle proteste dei precari, non ultima quella di ieri allo Stretto di Messina. «Rispetto – ha detto il ministro che oggi ha inaugurato l’anno nella sezione scuola del Policlinico Gemelli a Roma – tutti coloro che protestano. Credo che questo non sia comunque il primo anno che accade». Sulla questione dei precari, il ministro ha ribadito di aver già risposto, «dopo di che – ha aggiunto – voglio sottolineare che quest’anno la scuola mette al centro gli studenti e non gli interessi corporativi. È fondamentale il diritto dei ragazzi ad avere una scuola di qualità indipendentemente dal loro ceto sociale e dalla regione di appartenenza».

IL NODO PRECARI – L’anno scolastico, ha assicurato il ministro, partirà regolarmente. «Proprio ieri – ha spiegato – abbiamo effettuato un controllo con gli uffici scolastici regionali e riteniamo che l’anno scolastico possa essere avviato in maniera regolare. Tutte le immissioni in ruolo sono state fatte così come le supplenze sono state assegnate. Per quanto riguarda i precari sono stati siglati gli accordi con le Regioni. Il lavoro oneroso che si compie tra fine agosto e i primi di settembre è stato completato nel migliore dei modi».

LA RIFORMA E LA «SFIDA» - In ogni caso, ha fatto notare Gelmini riferendosi alla scuola superiore, «il governo ha predisposto questa riforma ma la sfida deve essere raccolta innanzitutto dagli insegnanti perchè a loro tocca l’onere di applicarla e di collaborare per rendere la scuola davvero un’istituzione eccellente». «Occorre restituire a questa realtà che credo sia uno degli elementi unificanti del paese – ha poi sottolineato – la giusta considerazione e il giusto valore. Oggi la sfida è degli insegnanti».

IL CASO ADRO – Infine le è stato chiesto un commento sull’apposizione del "sole delle Alpi", uno dei simboli della Lega Nord, sull’edificio della scuola di Adro, nel Bresciano. «Coloro che hanno polemizzato contro il sindaco di Adro – ha detto il ministro . dovrebbero farlo anche le molte volte che ci sono simboli della sinistra che entrano nelle aule. È molto più facile che si verifichino queste situazioni piuttosto che trovare simboli della Lega». Comunque il ministro ha ribadito che la scuola va tenuta «fuori da polemiche politiche. Prendo atto che il sindaco di Adro ha specificato che il simbolo è stato usato non perchè della Lega, ma perchè appartenente all’iconografia del Comune».

Redazione online – CORRIERE DELLA SERA del 13 settembre 2010

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