**Governo: Librandi, ‘entro 10 giorni nome del nuovo partito, Sala testimonial ideale’**

Milano, 23 lug.(Adnkronos) – Entro dieci giorni il nome del nuovo partito, le risorse umane ed economiche ci sono già, le idee anche. Si partirà non appena arriverà il via libera di Beppe Sala. Questo è il progetto della nuova formazione politica fatta da sindaci e liste civiche, da schierare “contro sovranismi e populismi”, alle prossime elezioni politiche. Con l’agenda di Mario Draghi a fare da guida. Lo dice all’Adnkronos Gianfranco Librandi, imprenditore lombardo e deputato di Italia Viva, che assicura: “Noi ci siamo e nel caso Sala decida di sfoderare la spada, siamo pronti”.

A chi volesse obiettare che questo gruppo potrebbe apparire troppo vario e disomogeneo per poter avere un futuro, Librandi risponde che “il perimetro è circoscritto: oltre al sindaco Sala, c’è il ministro Luigi Maio e ci sono sindaci che vogliono darsi da fare, come Pizzarotti, oltre alle liste civiche e a figure tipo Centro Democratico, accomunati dall’intento di interpretare l’agenda Draghi”. Il nome sarà una sintesi di tutti quelli che vi prenderanno parte, anche se il faro sarà puntato sulla figura di Beppe Sala: “Lui è l’uomo che tira il gruppo e ha molti consensi. Potrà rimanere a Palazzo Marino, anzi deve rimanere a Palazzo Marino, ma sarà il capo politico, un po’ come fu per Nichi Vendola con Sel. Anche perché se gli si tocca il suo lavoro da sindaco, Sala non accetterà mai. La condizione sarà quella di un sindaco che aiuta un progetto politico prestando il suo nome, come una sorta di testimonial”.

Del resto, “si tratta di una persona molto importante e noi speriamo davvero che possa impegnarsi in questo progetto”. Oltretutto, “questo incarico potrebbe fargli da apripista per i suoi progetti futuri, visto che recentemente ha rivelato di sognare un incarico internazionale. Io -promette il deputato di Iv- mi batterò per lui come è stato alle ultime elezioni comunali che lo hanno visto riconfermato per il secondo mandato alla guida di Milano. Con il Pd e il sindaco Sala in campo, la destra si può battere. Possiamo costituire un freno per populismi e sovranismi”.

I tempi però sono stretti: “Non si capisce perché questi poveri deputati vengano presi a calci dalle istituzioni e non possano fare un po’ di ferie -si lamenta-; è una cosa molto sgradevole”. Tuttavia “noi abbiamo il compito di rappresentare i cittadini, quindi dobbiamo darci da fare”. E quindi “entro una decina di giorni avremo il nome”; un’impresa che già si preannuncia impegnativa, visto che ognuno vorrà metterci su la sua firma: “Per me va bene tutto, basta che ci sia il nome di Beppe Sala scritto in grande, perché è lui che secondo i sondaggi è l’uomo dei desideri dei cittadini per mettere a posto le cose. E’ un uomo molto pratico e porta avanti testardamente i suoi progetti. E poi piace a liberali, democratici, progressisti e riformisti. E dunque avanti così, aspettiamo il via libera”.

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