Iavarone: al via test per colpire \”cupola\” dei geni

"Dopo avere scoperto alcuni di questi geni nel sottotipo mesenchimale di glioblastoma – ha spiegato Iavarone – abbiamo cominciato in collaborazione con altri centri, fra cui l’università di Harvard e la Novartis lo screening dei composti chimici per bersagliare questi geni e bloccare la funzione delle proteine che questi esprimono". Il progetto, ha sottolineato, nasce nell’ambito di uno dei più grandi consorzi del National Cancer Institute degli Stati Uniti, di cui fa parte la Columbia University, e si avvale di un ingente finanziamento da parte dell’amministrazione Obama. Il primo passo del lavoro è ottenere le staminali di queste forme di tumori immergendo le cellule tumorali in un cocktail di geni che le fa regredire allo stato di ‘bambine’, dopo con l’aiuto degli esperti di bioinformatica guidati da un altro italiano, Andrea Califano, si cercano i geni capaci di ritrasformarle in adulte, che sono anche i ‘master regulators’, ovvero i principali regolatori dello sviluppo del tumore. Questi geni, vere e proprie centrali di controllo tumorali, non sono gli stessi per tutti i pazienti, l’obiettivo è arrivare a una cura di volta in volta su misura grazie a una tecnica che permetta velocemente da un lato di cercare i geni nei pazienti e dall’altro di selezionare i composti giusti per attaccare i geni e annientarli. 

(ANSA)

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