Nella nostra epoca, troppo spesso si assiste allo spettacolo deprimente del cibo maltrattato, sciupato, dimenticato, sprecato, buttato; eppure è costato tantissimo in termini di terreno occupato, lavoro umano, tempo, energia, trasporti.
Gli artisti autori delle opere hanno fatto un manifesto di denuncia trasmettendo con i loro scatti l’emozione della tristezza e dell’impotenza di fronte a tanto spreco di cibo.
Ma anche il lancio del messaggio della necessità di inversione di rotta, un pensiero di Ludwig Feuerbach è chiaro “Siamo quello che mangiamo” invita al rispetto per ciò che ingeriamo e diventerà parte di noi, condizionerà i nostri processi chimici, biologici, energetici, intellettuali.
Il cibo non è una merce che ubbidisce ad un solo criterio di valutazione: quello economico; invece bisognerebbe pretendere che il cibo degno di questo fosse identificato con i tre aggettivi suggeriti dal fondatore di Slow Food Carlo Petrini: buono, pulito, giusto.
La serata continua alle 18,30 a P.zza Federico Torre (adiacente il C.so Garibaldi) Benevento con il mercatino e degustazione dei Presidi Slow Food, della Comunità del Cibo e delle eccellenze agroalimentari del Sannio; prosegue con le dimostrazioni pratiche di cucina senza spreco a cura dello chef Alessandro Della Rocca e con il punto informativo e tesseramento Slow Food dove ci sarà distribuzione dell’opuscolo “Il nostro spreco quotidiano”
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