INCHIESTA APPALTI PROVINCIA. RESTANO IN SILENZIO SETTE DEGLI OTTO INDAGATI. DICHIARAZIONI SPONTANEE DEL PRESIDENTE DI MARIA. MARTEDI’ GLI ATRI INTERROGATORI

 

Oggi è stato il giorno stabilito per gli interrogatori dinanzi al GIP Loredana Camerlengo delle otto persone coinvolte nell’operazione “Appalti truccati alla Provincia di Benevento” della Procura della Repubblica del capoluogo, indagine diretta dal sostituto procuratore Francesco Sansobrino ed eseguita dai carabinieri del comando provinciale di Benevento.

In sette sono rimasti in silenzio, tra questi il Presidente della Provincia Antonio Di Maria, che come gli altri si trova agli arresti domiciliari dallo scorso 24 novembre.

Presso il Tribunale di Benevento, Antonio Di Maria, accompagnato dagli avvocati Antonio Leone e Giuseppe Sauchella, rispetto ai tre capi di imputazione, ha reso esclusivamente dichiarazioni spontanee dinanzi al magistrato.

Di Maria ha negato qualsiasi ingerenza nella gara per i lavori di miglioramento dell’istituto Livatino di Circello (circa 1 milione di euro), e nelle due procedure indette dal Comune di Guardia Sanframondi, relative ad interventi per la riduzione del rischio idraulico forestale degli alvei dei torrenti Ratello e Capuano (circa280mila euro).

Relativamente alla denuncia Franco Nardone, il Presidente Antonio Di Maria ha dichiarato che si tratta esclusivamente di astio nei suoi confronti dell’ex DG e segretario della Provincia, posizione assunta dopo la non riconferma nei suoi procedenti ruoli e che tutti gli atti assunti sono in perfetta linea con la normativa vigente e perfettamente leciti.

L’avvocato Antonio Leone ha annunciato che nei prossimi giorni chiederà al Tribunale del Riesame di Napoli l’annullamento della attuale misura a cui è sottoposto il presidente Antonio Di Maria, peraltro Sindaco di Santa Croce del Sannio.

Sono rimasti in silenzio dinanzi al GIP Nicola Laudato 51 anni di Campolattaro, Angelo Carmine Giordano 61 anni di Solopaca, Raffaele Pezzella 65 anni di Casal di Principe, Giuseppe Della Pietra 62 anni di Nola, Michelantonio Panarese 53 anni – sindaco di Buonalbergo e dirigente della Provincia, Antonello Scocca, 57 anni, di Benevento.

L’unico a rispondere alle domande del GIP è stato Mario Del Mese 43 anni di Salerno, assistito dai legali Camillo Cancellario e Cecchino Cacciatore, che ha respinto tutte le accuse che gli sono state mosse.

Martedì prossimo riprenderanno gli interrogatori del GIP. Toccherà agli altri dieci indagati oggetto solo di misura interdittiva. Si tratta di Pietro Antonio Barone, 47 anni, di Circello, Carlo Camilleri, 72 anni, di Benevento, Nicola Camilleri, 39 anni, di Benevento, Gaetano Ciccarelli, 64 anni, di Napoli, Franco Coluccio, 72 anni, di Buonalbergo, Antonio Fiengo, 44 anni, di Ercolano, Antonino Iannotti, 40 anni, di San Lorenzo Maggiore, Sabino Petrella, 55 anni, di Sant’Angelo a Cupolo, Gianvincenzo Petriella, 48 anni, di Circello, e Antonio Sateriale, 51 anni, di San Giorgio del Sannio.

ARTICOLI CORRELATI