La Italy Film Commission APS di Benevento, inaugura la nuova sede romana in Piazza di Spagna, Palazzo Bernini.

Presentata nei giorni scorsi a Roma nello storico Palazzo Bernini la prestigiosa sede capitolina della ITALY FILM COMMISSION APS, associazione nazionale che si occupa di valorizzare le aree territoriali interne attraverso programmi televisivi, grandi eventi e produzioni cine-televisive.

“Diamo voce a chi non ha voce, offriamo opportunità e formiamo ragazzi attraverso i nostri laboratori in regia cinematografica, teatro e televisione. Nutriamo particolare interesse verso “artisti con disabilità”, sostiene il Presidente Antonio Parciasepe. Bresciano di nascita e sannita di adozione, il produttore e talent-scout da trent’anni si occupa di quanti vogliono esercitare la loro arte come professione e sono desiderosi di lavorare nel mondo dello spettacolo, raggiungendo i massimi livelli con le proprie capacità”.

La piacevole e interessante serata è stata dedicata al grande Massimo Troisi, a settant’anni dalla nascita e a trenta dall’uscita del suo capolavoro “Il Postino” e dalla sua prematura scomparsa.

Nel ricordare la grandezza dell’uomo e dell’artista, è stato annunciato che il  Festival dedicato a Massimo Troisi riprenderà a Roma nel 2024 (dopo lo stop imposto dalla pandemia).

L’evento, fiore all’occhiello della Italy Film Commission APS, riscuote dal 2012 un grande successo, soprattutto grazie al supporto morale della sua famiglia e alla direzione artistica del Presidente Antonio Parciasepe, che ne ha ricordato la mission: far conoscere Troisi alle nuove generazioni e valorizzare i giovani talenti, così come Massimo sognava.

“L’arte è umiltà, è semplicità, è cuore, quello stesso cuore con cui Massimo ha voluto portare a compimento la sua ultima opera “Il Postino” e che proprio alla fine delle riprese lo ha tradito, portandocelo via prematuramente per un fatale attacco cardiaco”.

Dopo un breve saluto dell’Avv. Carla Corbo, responsabile dell’Ufficio legale della Italy film Commission, l’intervento del Dott. Massimo Bonforti (medico chirurgo e direttore delle Cure primarie distretto 9 asl Roma in rappresentanza dell’ACTI (Associazione Cardio Trapiantati Italiani), ha sottolineato l’importanza di fare la scelta giusta al momento giusto, per salvare la propria vita: “Forse Massimo sarebbe potuto essere ancora con noi…”

Durante la serata, sono stati attribuiti riconoscimenti ad artisti, e non solo, per diverse, ma ugualmente importanti, motivazioni.

La prima che ha ricevuto il Premio con il Cuore è stata la cantante e musicista Partenopea Alessia Moio,

per la sua opera di ricercatrice e studiosa della vera canzone classica napoletana, espressa in Italia e nel mondo. Da sempre impegnata nella diffusione del messaggio musicale con competenza e smisurata passione, Alessia Moio ha dedicato al pubblico una canzone della tradizione napoletana, accompagnandosi con il mandolino.

Il riconoscimento è poi stato assegnato alla stilista Natalia Rinaldi, per la sua spiccata capacità di fondere, in una creazione, innovazione ed artigianato e per la minuziosa cura e professionalità, in tutte le fasi delle proprie collezioni.

Orgoglio tutto sannita si conferma essere un’eccellenza della moda Made in Italy.

La giovane e talentuosa scrittrice Arianna Mortellitti ha ricevuto il Premio Personalità dell’anno new generation, con menzione alle peculiarità artistiche ed umane del nonno Andrea Camilleri.

La sua grande sensibilità e capacità empatica nel raccontare fanno di lei una promessa della letteratura italiana.

La giornalista Luisa Mariani ha poi intervistato Federico Menichelli Presidente dell’Associazione ‘I Mestieri dell’Umbria’ e Matilde Pennacchi della società ‘Lumière’ di Perugia, per la valorizzazione delle realtà locali, promossa dalla Italy Film Commission.

Il Premio alla carriera è andato ad Alfiero Toppetti, che ha raccontato interessanti aneddoti sulla sua lunga carriera soprattutto al fianco di Raffaella Carrà e alla Casting Director Simona Tartaglia, per le peculiarità artistiche ed umane legate alla figura di Giorgio Capitani, per la forza e la volontà di approcciarsi a diverse forme d’arte, attraverso un fervido e contagioso entusiasmo, sempre attenta alla formazione degli attori delle nuove generazioni.

Il Premio con il Cuore è stato assegnato alla signora Linda Moberg, eroina dei giorni nostri, per la voglia di credere ancora in una giustizia troppo tardiva nel presentare il conto ai colpevoli di terribili reati e per la forza di rialzarsi dopo essere stata massacrata di botte dal marito e poi strangolata. La sua testimonianza ha toccato il cuore dei presenti, per il coraggio di vivere la quotidianità, nonostante il proprio aguzzino sia ancora in attesa di processo per fatti accaduti nel 2019.

Per l’esempio che rappresenta per tutte le vittime di maltrattamenti familiari e in memoria di tutte le Donne che al processo non sono mai arrivate, la Moberg ha parlato delle iniziative di cui è promotrice in difesa delle donne vittime di violenza.

Altro momento intenso è stato l’assegnazione del Premio al giovane studente di Benevento Andrea Verdile, che ha raccontato il suo viaggio, tra la scoperta di sé stesso ed una difficile presa di coscienza della propria identità di genere, che non sembrava coincidere con quella percepita dagli altri.

“Ero bambina per gli altri, ma non sentivo di esserlo”: Andrea ha raccontato il percorso tortuoso, fatto di ostacoli ed incomprensioni, in cui la diversità è divenuto un pretesto per aprirsi a nuove possibilità, superando pregiudizi e stereotipi.

Il gran finale è stato allietato dall’ imitatore e attore Gabriele Marconi, che ha raccontato episodi di vita e artistici legati a Troisi, esprimendo l’amore e la dedizione al mondo del teatro e dello spettacolo in genere che fanno di lui un’artista a tutto tondo.

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