LA REGIONE BLOCCA LE NUOVE COSTRUZIONI IN CAMPANIA

Infatti, a seguito del Decreto Legge 248 del 31 dicembre 2007 (denominato milleproroghe) il Consiglio dei Ministri ha disposto una ulteriore proroga dell’entrata in vigore del Testo Unico per le Costruzioni del settembre 2005 che regola le progettazioni strutturali ANTISISMICHE di tutte le opere civili, ed il conseguente criterio di deposito degli atti agli Uffici provinciali del Genio Civile.Purtroppo, per un complesso insieme di fattori e per la mancata approvazione del Nuovo Testo Normativo, che era previsto in contemporanea con il Decreto Legge citato, si è determinato un imprevedibile meccanismo giuridico che, paradossalmente, avrebbe comportato – ad una letterale lettura dell’art. 20 del DL 248 – l’entrata in vigore di un testo inapplicabile e la cui efficacia era stata sospesa dallo stesso Ministero, a tutela della collettività.In tutto il territorio nazionale il problema è stato immediatamente sollevato ed ha visto gli Ordini degli Architetti e gli Ingegneri della Campania attivarsi in iniziative tese ad ottenere un immediato chiarimento e modifica del disposto ministeriale, al fine di scongiurare la paralisi dei depositi dei progetto, ed il rischio di gravi danni per il settore.Qualsiasi persona di buon senso non avrebbe potuto dare altra soluzione al problema emerso; soluzione che, oltre a garantire la continuità operativa, non risultava in conflitto con le disposizioni emanate.Invece la Regione Campania, autonomamente, ha inviato agli Uffici del Genio Civile della Campania la Circolare n.22008 del 9/1/2008 dal titolo: “Decreto Legge 31/12/2007 n.248 art.20 – Mancata proroga del “regime transitorio” di applicazione delle norme tecniche in zona sismica – prime disposizioni di attuazione”. In questa circolare si dispone che “in via cautelativa…non possono essere depositati progetti redatti utilizzando la normativa di cui al DM 16/01/96”. Cioè viene proibito di accettare depositi di progetti redatti con la normativa vigente fino al 31 dicembre 2007, ma non viene indicato con quale normativa sarebbe necessario procedere. Questo perché, per quanto detto, la normativa non è stata approvata dal Consiglio dei Ministri.Risultato: in assenza dell’alternativa, vengono sospesi tutti i depositi di progetti di nuove opere edilizie sia pubbliche che private. Quindi nella Regione Campania, solo in questa Regione, non è possibile continuare a progettare fino a quando la regione medesima non avrà assunto chiarimenti in ordine alle normative.In considerazione di tale situazione, e delle difficoltà che i professionisti hanno nei rapporti con la Regione, spesso disattenta ai loro problemi, tutti gli Ordini degli Ingegneri e degli Architetti della Campania, e le loro rappresentanze regionali hanno deciso di costituire, in una riunione tenutasi in data 16 gennaio u.s., un comitato regionale che possa coordinare le iniziative necessarie.

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