LEONIDA COLLARILE: “GIANFRANCO UCCI, IL NUOVO CHE AVANZA. LA COSA FA SORRIDERE”

L’attacco a Raffaele Del Vecchio è chiaramente finalizzato e strumentale; rilevare che alcune questioni potevano essere gestite diversamente non significa rinnegare l’esperienza amministrativa della quale si è stati partecipi. Egli è stato sincero, ha dichiarato Collarile, come lo è stato in passato quando, a più riprese, non ha mai rinunziato ad una costruttiva dialettica all’interno della giunta, elemento fisiologico della cultura democratica. La rovina della politica sono proprio le posizioni assunte per partito preso, asservite unicamente ad una logica di militanza, incapaci di sollevare il minimo dibattito. Quelle che in diverse occasioni hanno contraddistinto le scelte politiche di Gianfranco Ucci ; nel 2006 ad esempio dopo la nota rottura con D’Alessandro a causa del Puc, si è ugualmente candidato a sostegno dell’allora primo cittadino. Ucci parla di purificazione per Del Vecchio, ma non si rende conto che i beneventani non potranno mai abboccare al suo maldestro tentativo di riproporsi come volto nuovo, dopo essere rimasto furbescamente lontano dalla politica per 5 anni. Come potrà mai la città dimenticare che Ucci è stato vicesindaco ed assessore alle Attività Produttive di una Giunta che ha predisposto un project financing per la costruzione della galleria Malies, lì dove aveva la sua sede storica il mercato ortofrutticolo allora “temporaneamente” dislocato in via Cassella. È noto che questa amministrazione, viste le inadempienze del promotore Malies, ha provveduto ad avviare la risoluzione contrattuale in danno dovendo tuttavia confrontarsi con i tempi biblici previsti dalla convenzione sottoscritta nel 2005 dall’allora dirigente. Se ancora oggi le attività commerciali e i negozi continuano a chiudere la responsabilità è ascrivibile anche alle sue scelte, incapaci di calibrare gli equilibri tra grande e piccola distribuzione. Come si potrà mai sottacere che Ucci è stato vice-sindaco e componente di una Giunta che ha ideato il parcheggio di Porta Rufina, causa principale del debito contratto dall’Amts e del fallimento dell’azienda? Su certi temi, il suo silenzio e la sua discrezione sarebbero quanto mai opportuni.

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