LETTERA APERTA DI GIANVITO BELLO

Resto convinto che la mancata informazione alla Provincia sia davvero frutto di un disguido. D’altra parte, non ho capito quale interesse avrebbe avuto la Provincia a non partecipare ad una discussione su una questione che tanto sta a cuore all’Amministrazione in carica da ritenerla assolutamente strategica. La pregherei, pertanto, se lo ritiene, di farmi avere copia del suo progetto di legge: ne sarò davvero lieto. Mi permetta di aggiungere che questa spiacevole vicenda non può inficiare una certezza: e cioè i rapporti istituzionali organici tra Regione e Provincia (e Province) in materia energetica. Tali rapporti sono stati definiti con l’Accordo di programma paritetico; inoltre, va detto che la Provincia sannita è l’unica in Campania ad essersi dotata di un Piano energetico ambientale (PEA), attualmente in fase di aggiornamento, e le cui linee fondanti sono state proprio di recente recepite dalla Regione. Con la stessa verificheremo quindi gli eventuali aggiornamenti della proposta del PEAR, approvata dalla Giunta regionale. La Regione inoltre ha delegato proprio alle Province la gestione di tutte le autorizzazioni per la produzione di energia fino ad un massimo di 1 (un) megawatt, realizzando con ciò un concreto processo di snellimento burocratico e decentramento amministrativo. A tutto ciò si aggiunga che l’Energy Manager della Regione è lo stesso preside della Facoltà di Ingegneria dell’Università del Sannio: pertanto i rapporti sono su questa materia, anche dal punto di vista scientifico, assolutamente continui e stretti».

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