L\’ultimo saluto a CIRO VIGORITO il gladiatore sannita

La gente sannita ancora una volta, anche se non ce n’era bisogno, ha dimostrato di avere un grande cuore, ma soprattutto di essere riconoscente. A dispetto di gufi e tirapiedi che spesso inquinano il mondo del calcio giallorosso, ha dimostrato tra ieri e oggi, e sicuramente lo farà in modo ancora più imponente domenica prossima, di avere un’anima bella e sensibile. Ai funerali di Ciro Vigorito c’erano tantissimi beneventani, a dispetto dell’orario strano, della giornata lavorativa e della pioggia battente che ha reso ancora più triste una giornata già di per se particolare…
I capi della curva sud, gente anziana, pensionati, professionisti, tifosi normali, impiegati o operai o muratori che avevano preso il giorno di ferie. In contrada Amoretta prima e dopo nella chiesa sembrava di stare a Benevento. Una presenza massiccia, ma discreta e sentita con sciarpe o felpe o magliette giallorosse. All’ingresso del feretro in chiesa accolta con uno scrosciante applauso facevano a gara a depositare sulla bara sciarpe, bandiere, t-shirt. E tutti c’erano non perchè si trattava dell’amministratore delegato del Benevento, ma per la persona, la grandezza…
La funzione è iniziata puntualissima come avrebbe voluto "zio Ciro" che ci teneva tantissimo anche alle forme ed allo stile. Malgrado non ci fosse spazio nemmeno per fiatare, tutti sono stati composti ed attenti a seguire le varie fasi. Poi, dopo la benedizione un applauso fortissimo, interminabile dentro la chiesa.
Quando la salma è stata portata fuori sono partiti cori imponenti "Ciro Ciro" o "sarai sempre con noi e non lasciarci mai". Da pelle d’oca. Qualche minuto e poi tutti verso le rispettive auto, per tornare a Benevento. Mai come in questi giorni queste due città sono state così vicine, non solo per il via vai, ma anche per la solidarietà trovata. Nella chiesa, infatti, ad un certo punto sono comparsi al gran completo con tute anche i calciatori dell’Avellino Calcio 1912 con Puleo in testa ai quali tanti tifosi giallorossi hanno stretto la mano.
Dai beneventani, dunque, una bella prova d’affetto per una famiglia che ormai fa parte della storia e che tutti vogliono bene come ha dimostrato nOreste che malgrado fosse distrutto dal dolore e da due notti insonni, si è fermato ad abbracciare, ringraziare e salutare singolramente tutti i tifosi. Poi quando è andato via ha di nuovo ribadito i ringraziamenti e la sua commozione per la partecipazione…

beneventofree.it 27 Ottobre 2010

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