Mafia: arrestato vice presidente del Foggia calcio

E’ il vicepresidente onorario del Foggia Calcio Ruggiero Massimo Curci,il commercialista arrestato a Milano dalla Guardia di Finanza e dalla Polizia. Curci, che sino al maggio del 2017 era indirettamente socio al 50% della squadra pugliese, é considerato il promotore di un complesso sistema di evasione fiscale e avrebbe ricevuto compensi illeciti per circa 600mila euro da parte di società riconducibili a soggetti coinvolti nella prima fase dell’inchiesta. Nei confronti di Curci, inoltre finanzieri e poliziotti ipotizzano di aver in parte riciclato parte di quel denaro finanziando con rilevanti importi il Foggia Calcio nelle stagioni 2015- 2016.

Il denaro incassato con una serie di reati di natura fiscale sarebbe stato riciclato e utilizzato dal vicepresidente onorario del Foggia Ruggiero Massimo Curci “per il pagamento in nero degli stipendi” di calciatori e allenatori della squadra pugliese. Lo scrive il Gip di Milano nell’ordinanza di arresto per il commercialista, indicando tra i beneficiari – per una somma di 15.050 euro – anche l’attuale allenatore del Benevento Roberto De Zerbi. La circostanza emerge da una serie di appunti sequestrati al fratello di Curci.

Il 27 giugno del 2016 il fratello di Curci, Nicola, inviava tramite cellulare alcune foto di una serie di fogli manoscritti. “Tali appunti – scrive il Gip Giulio Fanales – recano un elenco di sportivi tesserati con il Foggia calcio srl per ciascuno dei quali si indica l’importo di denaro consegnato, con dazione da intendersi avvenuta in contanti, stante l’assenza di ogni evidenza contabile”. In totale sarebbero 12 i beneficiari del ‘nero’: oltre a De Zerbi – che ha allenato il Foggia tra il 2014 e il 2016 -, 8 giocatori ed ex – Enrico Guarna (avrebbe ricevuto 13.500 euro), Roberto Floriano (25mila), Alan Empereur (50mila), Pietro Arcidiacono (20mila), Cosimo Chiricò (due dazioni in nero, 15mila più 3.477), Vincenzo Sarno (14.055), Antonio Junior Vacca (24.568) e Pietro Iemmello (24.568)) – l’ex vice allenatore Davide Possanzini (15.049) e i procuratori di Guarna (6mila) e di Empereur (7.500). Secondo il Gip, inoltre, proprio Curci parlando al telefono con un certo Vincenzo Croce della sua vicenda giudiziaria, non aveva negato di aver pagato dei soldi in nero. Ma, dice il gip, “si doleva delle contestazioni mossegli per la dazione: a suo dire, infatti, la diffusione sociale di tale fenomeno avrebbe dovuto far ritenere privo di disvalore il proprio comportamento”. (ANSA).

ARTICOLI CORRELATI