Messale Benev 29, conferita la cittadinanza onoraria a Jeremy Scott

Egli è riuscito a porre il caso del Messale 29, al cospetto del Parlamento del Regno Unito affinché, attraverso la modifica di una legge che ne impediva la restituzione, si giungesse lo scorso 11 novembre al risultato da tempo perseguito.

Questo ritorno a casa rappresenta molto di più di una semplice riconsegna: si chiude finalmente una ferita aperta in conseguenza dei tragici bombardamenti che colpirono Benevento durante la Seconda Guerra Mondiale. Un atto di grande civiltà che i beneventani hanno saputo riconoscere ed apprezzare come un gesto di altruismo e di giustizia nei confronti della nostra storia”.

“Jeremy Scott – ha commentato l’Arcivescovo, Andrea Mugione – entra oggi a far parte della comunità civile e religiosa di Benevento. Saluto con gioia il conferimento della cittadinanza onoraria e ringrazio il sindaco Fausto Pepe e tutti coloro che si sono adoperati per tale prestigioso riconoscimento”.

“Una vicenda particolare, per la quale l’avvocato Scott rappresenta l’anello d’oro della catena, l’elemento senza il quale non avremmo festeggiato il ritorno a casa del Messale”, ha affermato il già Arcivescovo di Benevento, Mons. Serafini Sprovieri.

“Sarebbe bene che i giovani – ha esortato il Prefetto, Michele Mazza – si avvicinassero con maggiore interesse alla storia e che ne apprezzassero gli insegnamenti, al fine di contribuire attivamente alla crescita della propria comunità”.

“Il ritorno a casa  del manoscritto – ha dichiarato il Console inglese, Michael Burgoyne – riveste un profondo valore, non solo religioso, per la comunità che lo ha generato. Oggi una ferita profonda si rimargina completamente”.

Dopo la chiusura degli interventi il sindaco, Fausto Pepe ha consegnato nelle mani dell’avvocato Scott una pergamena attestante il conferimento della cittadinanza onoraria. Al termine della cerimonia, il coro di Santa Cecilia della Cattedrale di Benevento, ha eseguito gli inni nazionali inglese ed italiano.

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