Minacce a Mastella, esperti al lavoro

Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica Frasca. La Digos per ora ha eseguito una serie di interrogatori in particolare dei destinatari delle minacce. La Polizia scientifica che ha acquisito lettera, busta e proiettile le ha inviate al Laboratorio nazionale, una struttura specializzata, e che dovrebbe acquisire elementi utili alle indagini. In particolare per cercare di risalire alla provenienza del proiettile. La pista principale seguita è quella che ruota intorno ai disoccupati che si sono resi protagonisti del tentativo di aggressione al leader avvenuto a Napoli. Ma ieri sulle ultime minacce a Clemente Mastella e all’assessore regionale Nappi si è parlato anche alla Regione. È intervenuta la consigliera Sandra Lonardo, moglie dell’europarlamentare. «Con qualche eccezione, è sorprendente – ha detto Sandra Lonardo – l’assordante silenzio della politica regionale sulla vicenda delle minacce e delle violenze rivolte, nei giorni scorsi, all’assessore regionale al Lavoro e al leader del partito dei Popolari per il Sud. Questa del Consiglio regionale, non dovrebbe essere solo la sede legislativa della Regione, ma anche il luogo in cui discutere e affrontare le problematiche e le difficoltà, cercando soluzioni il più possibile condivise. La condivisione e la coesione non possono trovarsi soltanto quando c’è da prendersi i meriti dell’evidente svolta che questo nuovo governo regionale sta cercando di dare alle politiche del Lavoro della Regione e invece svaporare nei momenti di difficoltà. L’assessore al Lavoro di questa regione non è solo espressione di una componente politica, ma è soprattutto un pezzo di un’istituzione unitaria e collegiale come la Giunta regionale. Perciò non si può, di fronte ad una cosa del genere, restare alla finestra a guardare, come se si trattasse di un attacco personale. È singolare, perciò, prendere atto del silenzio di chi, nei mesi scorsi, si è fatto vanto degli atti di questa giunta, promossi proprio dall’assessore Nappi, e che ora non riesce nemmeno a indignarsi per gli attacchi subiti dallo stesso assessore. È sconcertante come questa esigenza di preoccupazione non sfugga al Ministro del Lavoro, Maurizio Saccon, che ha parlato proprio ieri di emergenza sociale. È sconcertante come invece queste cose passino con indifferenza sotto gli occhi di chi questa città e questa regione la vive tutti i giorni, da amministratore o da esponente di partito». «Certo ci rammarichiamo – si legge una dichiarazione del presidente dei Popolari per il Sud Michele Feleppa – che un ex-ministro che ha combattuto, la delinquenza organizzata con provvedimenti legislativi di grande spessore e significato, che ha ricevuto minacce così gravi non sia protetto dallo Stato mediante una scorta così come, giustamente, altri ex-ministri, invece, hanno ottenuto. Solidarietà a Mastella anche da Paolo Malatesta del centro studi «Aldo Moro».

IL MATTINO del 15 Gennaio 2010

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