NODO FERROVIARIO BENEVENTO

In una delibera approvata dall’organo presieduto da Carmine Nardone, si definisce di estrema gravità la decisione di tagliare il numero dei convogli in transito per Benevento, sulle tratte Nord-Sud ed Est-Ovest. Tali intendimenti, si afferma nel deliberato, non fanno altro che penalizzare ulteriormente le aree interne, depotenziandole di servizi qualificati: si ingigantisce infatti in questo modo, sottolinea la Giunta provinciale, quel fenomeno che vede connesso proprio alla carenza di servizi una delle cause principali della desertificazione sociale nella fascia non metropolitana. La prevista soppressione, con l’entrata in vigore del nuovo orario di Trenitalia dal 10 dicembre 2006, di numerosi collegamenti tra Benevento, Roma e Milano, e tra Campobasso, Benevento e Napoli costituisce di fatto, a giudizio della Rocca dei Rettori, una formidabile contraddizione rispetto alle acclarate intenzioni dell’Esecutivo nazionale di dare corso alla progettazione dell’Alta Capacità ferroviaria Napoli-Bari. Le annunciate misure di ridimensionamento, si legge ancora nel documento della Giunta provinciale, mal si conciliano con questa logica perché essa, infatti, consiste nel portare entro i prossimi quindici anni ad una sostanziale inversione di tendenza rispetto al degrado attuale del sistema ferroviario interessante Benevento. La Rocca dei Rettori ha sempre sostenuto la centralità del trasporto ferroviario: agli Atti vi sono iniziative e documenti, assunti in tempi anche lontani, quando non si faceva altro a livello nazionale che parlare di autostrade e si accantonavano le ferrovie, per rilanciare invece lo storico fascio di binari di Benevento, al quale sono legate anche pagine di storia tragiche per questo Paese con l’effetto di conferire nel corso degli anni alla Stazione centrale una valenza che supera i ristretti confini di infrastruttura di servizio. Lo sviluppo socio-economico del territorio, ha ribadito la Giunta provinciale, passa anche attraverso efficienti vie ferroviarie di comunicazione e treni puliti e sicuri: insomma attraverso una solida alternative all’inquinante traffico su gomma. Un appello ad un intervento energico che scongiuri il declassamento del ruolo della Stazione di Benevento è stato rivolto dunque dalla Giunta provinciale al Ministro dei trasporti, alla Regione Campania e alla Rete Ferroviaria Italiana. Solidarietà piena e convinta è stata infine espressa ai lavoratori delle ferrovie ed alle loro rappresentanze sindacali, nonché ai pendolari sanniti che, numerosi, si servono quotidianamente del treno per raggiungere il proprio posto di lavoro.

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