On. Boffa: “La nuova programmazione dei fondi europei 2007-2013 è un’opportunità da non perdere”

All’incontro hanno preso parte l’on. Costantino Boffa, l’on. Gianni Pittella, presidente della Delegazione italiana nel Gruppo PSE al Parlamento europeo, Carmine Nardone, presidente della Provincia di Benevento e Rossano Insogna, segretario provinciale dei Ds. “La programmazione dei fondi europei 2007-2013 è una grande opportunità – ha dichiarato l’on. Boffa – Per impiegare al meglio le risorse europee, però, dobbiamo correggere quello che finora si è dimostrato un grosso limite, l’utilizzo di tali risorse in maniera sostitutiva e non aggiuntiva a quelle ordinarie. Tale limite ha determinato nel passato la dispersione di una parte dei fondi”. “La soluzione consiste dunque nel concentrare tutta la dotazione finanziaria a disposizione, ordinaria ed europea, su un unico programma di sviluppo, pensato nell’arco di tutti i 7 anni – ha proseguito Boffa – Per quanto riguarda il Sannio, le azioni strategiche su cui concentrarsi sono essenzialmente tre: rimuovere il deficit infrastrutturale e logistico; puntare su ricerca e innovazione e sviluppare le attività produttive”. “Nei prossimi 7 anni, con i fondi unificati la sola Campania avrà a disposizione ben 20 miliardi di euro – ha dichiarato l’on. Pittella – Per governare al meglio questa opportunità dobbiamo seguire alcune regole. Innanzitutto, dobbiamo ancorare la spesa ai settori individuati dalla strategia di sviluppo di Lisbona, dunque investire in ricerca, formazione, istruzione, nuove tecnologie e infrastrutture”. “In secondo luogo – ha proseguito l’on. Pittella – è necessaria la collaborazione tra enti pubblici e attori privati per concordare al meglio gli indirizzi di spesa. Infine, nell’attribuzione delle risorse dobbiamo applicare un criterio meritocratico e favorire i soggetti pubblici e privati che hanno operato meglio”. “L’obiettivo – ha concluso l’on. Pittella – è quello di far ripartire lo sviluppo del Mezzogiorno. Oggi le condizioni finalmente ci sono, non possiamo permetterci di sbagliare”.

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