Opere pubbliche, in tre anni appaltati 102 progetti

Un incontro in cui l’assessore Damiano ha mostrato i dati del lavoro fin qui svolto, comparandoli a quelli registrati in passato.

“Dal giugno 2006 – ha spiegato Damiano – abbiamo posto in essere ben 102 cantieri. Per 77 di essi i lavori sono stati già completati, mentre per 25 sono in corso di ultimazione. Dati che messi a confronto con la passata amministrazione (che ha in totale cantierizzato circa 90 opere), danno l’idea del grande impegno e del dinamismo dimostrato in questi pochi anni”.

In merito ad opere che spesso sento ascrivere alla passata gestione, inoltre, vorrei precisare che molte di esse come Palazzo Paolo V, l’Arco del Sacramento, il parco archeologico di Cellurulo, il restauro delle Mura Longobarde, San Vittorino e via dicendo erano state sono avviate. Il merito di averle portate a termine in così poco tempo appartiene tutto all’attuale gestione”.

Sul progetto di riqualificazione di Santa Maria degli Angeli, Damiano ha spiegato: “Si tratta di un progetto complesso, realizzato grazie ad un bando di gara di tipo europeo, che contiene al suo interno 4 interventi ed 84 schede progettuali. Sette mesi per portare a compimento una procedura così complessa non mi sembrano affatto molti. Mi viene poi da sorridere quando le accuse ci pervengono da chi nel passato è stato in grado di accumulare un ritardo di 4 anni per il progetto, più piccolo, del depuratore cittadino, che alla fine non è stato approvato neanche in via definitiva”.

Proprio tale punto, Damiano ha annunciato di voler fare chiarezza sulla questione relativa al vecchio depuratore realizzato con una spesa di 5 miliardi di lire, che successivamente è stato abbandonato e vandalizzato.

“Si tratta di una questione morale, c’è l’esigenza di scoprire la verità sul perchè di quel fallimento. Non si possono buttare così soldi pubblici senza che nessuno ne chieda conto ai responsabili”.

“Solo a Benevento – ha notato nel successivo intervento il vice sindaco, Raffaele Del Vecchio – si poteva assistere ad un tentativo di delegittimazione da chi ha governato 13 anni, nei confronti di chi ha rinnovato il modo di gestire la cosa pubblica. Solitamente, in politica, i nuovi arrivati sminuiscono l’opera di chi li ha preceduti: una sorta di arroganza dovuta al potere. Qui da noi assistiamo al fenomeno inverso, che potrebbe definirsi l’arroganza dell’opposizione: cioè le stesse persone che hanno avuto tutto il tempo di fare ciò che ritenevano giusto denigrano e sminuiscono ciò che si fa per il presente e per il futuro”.
 
“In soli tre anni e mezzo – ha in seguito commentato il sindaco, Fausto Pepe – sono state avviate e portate a conclusione ben 77 opere pubbliche. Un risultato straordinario che esalta la dinamicità di questa amministrazione ma allo stesso tempo sottolinea la grande capacità della macchina tecnica del Comune.

Aver ricevuto ricorsi al Tar per solo due opere ed un ritardo rispetto al cronoprogramma di un solo progetto, a me sembra, soprattutto considerati i tempi e le burocrazie farraginose delle pubbliche amministrazioni, un ottimo risultato in linea con gli standard europei. Un dato che testimonia l’efficacia della programmazione e la capacità di realizzazione.

Comprendo bene il ruolo dell’opposizione, anche se sollevare polemiche proprio su questi dati può risultare controproducente, ed in ogni caso non serve a mascherare le responsabilità e le incapacità del passato.

Il centrodestra conosce molto bene le risposte ai quesiti che pone, e comunque sui dubbi che ancora nutre può ottenere ogni utile chiarimento dal direttore generale dell’epoca”.

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