M5S BN. Il parcheggio di Porta Rufina: ennesimo colpo al rilancio del centro storico

Il fallimento dell’AMTS, oltre alle dolentissime note relative alle lettere di licenziamento pervenute a tutti i lavoratori in servizio in via Santa Colomba (per i quali avevamo vanamente chiesto l’attivazione di ammortizzatori sociali), fa registrare un’altra criticità: la probabile chiusura del parcheggio di Porta Rufina, responsabile per altro del crack dell’Azienda (con responsabilità diffuse, non ascrivibili esclusivamente all’amministrazione targata Fausto Pepe).

Si starebbe lavorando ad una soluzione-ponte, con affidamento alla ditta vincitrice dell’appalto per il trasporto urbano, la Trotta Bus, ma l’assessore Serluca non ha potuto sbilanciarsi. L’unica certezza è che il 15 il parcheggio, sempre sottoutilizzato dalla sua inaugurazione avvenuta tra mille polemiche nel 2012, chiuderà, almeno nell’immediato.

I commercianti della zona, «cuore pulsante della produzione di valore economico», come scritto nel “Programma di mandato” dell’Amministrazione Mastella, vedono piombare una nuova probabile tegola sulle loro teste già abbondantemente provate.

La spinosa questione si somma ad un altro tormentone del secondo quinquennio pepiano e della campagna elettorale, il Malies (rispetto a cui ponemmo interrogazione cui rispose con una sorta di “tiriamo a campare” l’Assessore Ambrosone).

Attualmente l’ex mercato ortofrutticolo è stato completamente chiuso con strutture lignee per evitare ulteriori vandalizzazioni che l’avevano reso uno spettrale “non-luogo” nel cuore stesso della città. Nel “Programma” Mastella scriveva che avrebbe lavorato «alla risoluzione delle problematiche che oggi impediscono il ripristino dell’antico mercato di Porta Rufina: l’obiettivo perseguito è renderlo mercato storico della città. La visione è quella di un mercato di prodotti locali al chilometro zero strappato dall’attuale incuria e restituito al tessuto urbano». La “visione” è rimasta tale, purtroppo. Gli ultimi cinguettii a mezzo stampa sulla questione risalgono ai primi di dicembre, in cui il Sindaco prometteva «di utilizzare lo spazio antistante la struttura per realizzare, con il coinvolgimento della Cia e della Coldiretti, mercatini a Km zero dove possano esporre i produttori e che siano punto di ritrovo capace di portare movimento anche alle attività circostanti». L’iniziativa non è mai pervenuta (a proposito: chi verifica che gli impegni presi dall’Amministrazione vengano realizzati effettivamente?). A Natale arrivarono invece delle giostrine che suscitarono lo sdegno degli esercenti della zona, i quali scrivevano: «Il nostro appello al sindaco è che non si continui a mortificare una zona della città, a due passi da Palazzo Mosti e dal corso Garibaldi, un’area che vuole ripartire con un’idea seria e sensata per far ritornare piazza Commestibili ad essere centro vivo di scambi commerciali e rapporti umani».

Non sappiamo se l’Amministrazione troverà una soluzione per il parcheggio, non sappiamo se continuerà l’inerzia rispetto al Malies. Sarebbe atto di buona volontà, di cui potrebbe farsi promotore l’Assessore ai Lavori Pubblici, necessario seppure non sufficiente, almeno risarcire i commercianti e gli abitanti della zona con un minimo di manutenzione del manto stradale, della vegetazione e, soprattutto, dei marciapiedi che oramai sono divenuti pericolosi per i passanti di ogni età, non solo anziani.

Si attendono, dunque, segnali di vita dall’Amministrazione su una zona che essa stessa reputa strategica.

Marianna Farese e Nicola Sguera

M5S BN

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