Pepe non perde occasione di citare il concetto di legalità con affermazioni che però meriterebbero ben altre censure rispetto a quella politica.

Sempre in tema di legalità è bene, allora, ricordare che i tre capannoni di Zamparini sono ancora in piedi e con essi tutti i dubbi circa la corretta ed effettiva corresponsione degli oneri di urbanizzazione, che gli interventi in corso sulle opere pubbliche non evidenziano alcuna attività di controllo, come nel caso dell’ampliamento del Tribunale e la costruzione della sede della Guardia di Finanza, e che gli appalti in corso accumulano inspiegabili ritardi.

La vicenda del depuratore, dalle ultime dichiarazioni delle parti interessate, rischia di trasformarsi in un’altra guerra giudiziaria. Altro che realizzazione.

A questo punto, le vicende politico-amministrative che hanno attraversato la storia del centrodestra cittadino al governo, stimolano una riflessione che va nella direzione di chiedersi come mai gli appalti pubblici che, una volta, appassionavano tutto e tutti, non registrano più l’attenzione degli attori della politica e della società civile.

Questa considerazione vale ancor di più per la nota associazione Altrabenevento che oggi invece si dedica soprattutto a cose che accadono fuori Benevento, fino al punto di meritarsi la denominazione “Oltrebenevento”.

Così, il silenzio assordante dei partiti, delle associazioni e del mondo dell’associazionismo su queste vicende, come su quelle urbanistiche, spinge ad aprire un tavolo di confronto sul concetto di legalità all’interno della gestione di palazzo Mosti e struttura Lodigiani.

La legalità è confronto e contrapposizione di idee e argomentazioni.

Prendiamo atto che su questo piano, sia per la Piattaforma logistica, il Puc, Accordi di reciprocità e Piano strategico non si è registrato ancora alcun confronto serio in consiglio comunale.

La collaborazione non può nascere dall’imposizione ma solo dal confronto. Altrimenti si è solo di fronte ad un esercizio arrogante del potere attraverso l’uso delle istituzioni.

Forse la delusione del mancato sostegno dei partiti dell’attuale centrosinistra cittadino non ha consentito al sindaco Pepe di aver la necessaria lucidità per dire alla città che intanto dal primo gennaio le tariffe per i parcheggi sono in alcuni casi triplicate e le consulenze continuano ad essere affidate senza alcuna regolamentazione.

Al sindaco Pepe che sfugge ai confronti e ama i soliloqui non è difficile fa rilevare che parla, promette ma non conosce neanche la reale situazione finanziaria dell’ente che invece non palesa la presenza di equilibri finanziari, come evidenziato da un recentissimo parere del Collegio dei revisori dei conti, reso in occasione del consiglio comunale del 30 novembre.

Così come non conosce o finge, abilmente, di non conoscere quale sarà il destino della futura gestione della tassa rifiuti. Vale la pena ribadire che l’attendibilità e la fondatezza delle dichiarazioni non possono non rientrare nell’ambito del concetto di legalità.

Anche in previsione degli imminenti nuovi scenari politici, al sindaco e alla ristrettissima filiera di fortunati e preziosi collaboratori, va consigliato, quindi, quantomeno, di abbassare la cresta.

 

Nicola Boccalone

Consigliere comunale e coordinatore cittadino PdL

 

Benevento 31 dicembre 2009

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