PERIFANO: “NESSUN COINVOLGIMENTO DELLA CITTADINANZA SU PICS E SPAZI URBANI”

Sta sollevando molte riserve l’intervento di sistemazione dell’area dell’Arco Traiano finanziato coi fondi PICS.
Il progetto, varato negli anni scorsi dall’Amministrazione Mastella, non è mai stato sottoposto all’esame del Consiglio Comunale, di certo non nel corso di questa consiliatura.
Lo scrive Luigi Diego Perifano – consigliere comunale di opposizione a Palazzo Mosti e portavoce di Alternativa per Benevento.
Nella competente commissione consiliare sono stati forniti solo aggiornamenti sullo stato della procedura, con la precisazione che i tempi ristretti per eseguire le opere,e scongiurare quindi la perdita del finanziamento, non consentivano alcuna variazione del progetto, fatte salve eventuali osservazioni della Soprintendenza.
Ora il problema di fondo è esattamente questo: si mette mano alla sistemazione di spazi urbani di indiscusso valore storico, architettonico e monumentale ( non solo l’Arco Traiano, ma anche Piazza Piano di Corte, Piazza Santa Maria, l’ex mercato di Piazza Commestibili, Piazza Duomo, l’area del terminal in Viale dei Rettori ) senza che sulle soluzioni adottate vi sia stato un approfondito confronto pubblico, un preventivo dibattito nelle sedi istituzionali, una idonea forma di coinvolgimento della cittadinanza.
E così segni distintivi dell’identità comunitaria, tracce preziose del passato dell’urbs, possono essere significativamente modificati indipendentemente dal consenso dei beneventani, quasi come se quei segni e quelle tracce fossero altro, qualcosa di distante ed estraneo, dal loro vissuto.
Trovo tutto ciò profondamente sbagliato, giacché restituisce la misura di una gestione amministrativa incapace di accompagnare un processo di crescita collettiva, sia culturale che sociale, della comunità, sollecitandone la partecipazione, gli stimoli critici, le visioni condivise.
In una concezione dei pubblici poteri distorta dall’abuso di delega,non ci sono più i cittadini, portatori di istanze e legittimati al controllo dei procedimenti decisionali, ma solo la “gente”, ridotta a massa di manovra per scopi politico-elettorali e narcotizzata a dovere con le feste di piazza.

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