Precari, vertice alla Rocca. Approvato documento. Assente l\’assessore regionale Miraglia

L’apertura dei lavori è stata del presidente Cimitile, il quale ha svolto una relazione su quanto accaduto negli ultimi giorni in merito alla vicenda ringraziando la Basile e la Sateriale per aver interrotto lo sciopero della fame intrapreso presso una struttura comunale ed ha ringraziato anche l’assessore regionale Miraglia per aver avviato un percorso amministrativo per aiutare risolvere la vertenza precari. I docenti hanno anche consegnato al presidente dalla Provincia e ai presenti un proprio documento di osservazioni e proposte.

Sono seguiti quindi gli interventi dei precari che hanno sottolineato la drammaticità della loro condizione professionale e personale ed hanno citato i numeri di quella che hanno definito una vera e propria “emergenza sociale”, che colpisce peraltro uno dei gangli fondamentali dei servizi pubblici, cioè l’istruzione.

Il provveditore agli studi Masone, che ha dichiarato di parlare anche a nome del dirigente dell’Ufficio scolastico regionale Esposito,  ha ridimensionato le cifre snocciolate dai precari, affermando che l’Ufficio scolastico di Benevento ha comunque recuperato molte situazioni ed ha deciso di affidare i posti vacanti di docente a supplenti. A detta del Provveditore il problema dei precari è stato innescato anche dalla denatalità e dunque dalla penuria di alunni.

Il sottosegretario Viespoli, che peraltro ha annunciato le prossime dimissioni dalla carica di Governo, ha affermato che la mancanza dell’assessore regionale al confronto non era da considerarsi negativamente perché la questione dei precari è di tale ampiezza, coinvolge una tale massa di problemi strutturali che essa resta di pertinenza dei Governatori regionali e del Governo centrale. Egli ha auspicato la estensione anche per l’anno scolastico 2010/2011 di quelle misure straordinarie, magari implementate finanziariamente, che furono decise lo scorso anno dal Governo Berlusconi d’intesa con la Regione Campania ed ha affermato che la riforma degli ammortizzatori sociali per la cassa integrazione guadagni, ormai di prossima scadenza, e da avviare in sede di Conferenza Stato-Regione possa ricomprendere anche i docenti precari, finora esclusi. Infine il sen. Viespoli ha auspicato che il cosiddetto “emendamento Valditara” possa essere tramutato in legge al fine di avviare il turn over tra i docenti e garantire così il graduale assorbimento dei precari.

L’europarlamentare Erminia Mazzoni ha dichiarato al Tavolo: “Un anno fa Regione Campania e Governo firmarono una convenzione per dare sostegno all’occupazione impiegando con dieci milioni di Euro 500 unità. Venti milioni, dunque, potrebbero servire oggi a coprire metà dei precari senza lavoro. Questa è la proposta che l’assessore Palmieri dovrà portare a Napoli presso la Regione Campania. Utilizzare le risorse reperite per finanziare progetti di formazione equivale a disperderle in quanto i progetti europei hanno tempi di attuazione molto lunghi. Altra cosa fondamentale è lavorare sul piano nazionale per fronteggiare la emergenza con gli strumenti di sostegno alla occupazione e per affrontare la questione scolastica italiana  rispondendo punto per punto ai rilievi e alle domande poste dai precari con il loro articolato documento”.

Il sindaco Fausto Pepe ha contestato il fatto che il Governo centrale abbia accelerato la manovra per espellere il precariato dalla Scuola e dal lavoro creando nuova disoccupazione per una massa di 200.000 persone: dunque egli ha affermato che, restando gli interlocutori attuali di Governo, possono soltanto essere utilizzati i fondi reperiti di circa 20 milioni di Euro per intervenire in materia,  ma senza progetti di europei – ha detto: essi richiedono procedure particolarmente complesse per essere realizzati. Pepe ha rivendicato infine alla propria Amministrazione il merito di aver posto in campo una serie di misure a favore dei precari.

L’on. Costantino Boffa ha dichiarato in sede di Tavolo: “La vicenda dei precari della scuola, che va avanti da diversi anni, è di fatto esplosa con la cosiddetta Riforma Gelmini. Una riforma che ha individuato nei  tanti lavoratori della scuola non stabilizzati un’eccedenza da tenere fuori dal sistema dell’istruzione pubblica e chiamata ad arrangiarsi per sopravvivere. L’on. Boffa ha inoltre proposto, agli intervenuti al tavolo interistituzionale, di fare proprio il documento presentato dal comitato dei precari sanniti affinchè ognuno si adoperi, per quelle che sono le proprie responsabilità e funzioni, per trovare risposte alle rivendicazioni e alle attese degli insegnanti in mobilitazione. La proposta del parlamentare del Pd è stata accolta. I progetti  a tempo, spesso  retribuiti male e in ritardo, – ha concluso l’on. Costantino Boffa- non rappresentano la soluzione al dramma occupazionale di queste migliaia di persone”.

L’on. Nunzia De Girolamo, nel contestare l’affermazione secondo la quale la assenza dell’Assessore regionale dimostrerebbe una sua mancanza di volontà a risolvere il problema del precariato, ha ricordato l’impegno per un incontro in Regione sulla misure da attuare tra Ministero e Regione Campania già concordate nei giorni scorsi. La deputata ha confermato l’interpretazione del Provveditore circa il calo delle nascita quale causa scatenante della crisi dei precari  Sul Sud rispetto al Nord: c’è un problema di natività, con una riduzione di 25mila alunni in regione Campania, per cui è chiaro che al Sud il problema è più sentito che non al Nord. L’on. De Girolamo ha quindi affermato che  per i docenti saranno attuate tutte le misure amministrative previste dalla legge e saranno estesi il riconoscimento dei punteggi. Il documento dei precari può essere una base di partenza per portare avanti alcune proposte e ha affermato di condividere anche l’emendamento Valditara, sul quale ha auspicato la massima convergenza.

L’assessore Ionico ha contestato le interpretazioni del Provveditorato troppo restrittive in sede i applicazione della riforma Gelmini ed ha invocato il raddoppio delle risorse finanziarie disponibili lo scorso anno per attuare misure analoghe a quelle individuate nel 2010 per dare corso ad un nuovo strumento d’intervento.

Il sen. Izzo ha dichiarato che occorre coinvolgere in una forte cooperazione sinergica le Regioni e il Governo Berlusconi per la risoluzione dei problemi della Scuola e segnatamente per quello dei precari. Lo strumento individuato lo scorso anno per fronteggiare la crisi occupazionale del settore, ha quindi detto Izzo, appare valido e può essere implementato con risorse suppletive come quelle recuperate dall’assessore Miraglia.

E’ quindi intervenuta l’Assessore Annachiara Palmieri, chiamata a rappresentare la Provincia di Benevento alTtavolo di confronto istituzionale convocato dall’assessore regionale Miraglia. La Palmieri ha dichiarato di aver condiviso molte delle argomentazioni espresse dai precari, nonché i contributi propositi venuti dalla deputazione parlamentare. La riunione, ha detto l’assssore, è stata davvero utile e siamo stati nel giusto a convocarla anche per tentare di svelenire un clima sociale sempre più pesante e che rischia di diventarlo ancora di più.

Il presidente Cimitile ha quindi concluso i lavori ed ha registrato formalmente l’approvazione unanime da parte del Tavolo interistituzionale di un documento articolato nei seguenti punti che l’assessore Palmieri è stato incaricata di rappresentare in sede regionale al tavolo di confronto con la stessa regione, le altre Province e l’Ufficio Scolastico regionale :

1)    Approvazione del documento proposta dai precari e sottoscritto dal Comitato insegnanti e ATA precari del Sannio, Comitato insegnanti e ATA precari di Salerno, Insegnanti Precari Caserta, Coordinamento Precari Avellino, Precari Scuola Napoli. Il documento condivisa da tutto il tavolo istituzionale e fatto proprio si articola sui seguenti punti:  ritiro del decreto salva precari; equiparazione dei diritti economici, giuridici, amministrativi e di carriera dei precari a quelli dei docenti di ruolo; assegnazione degli spezzoni inferiori alle 6 ore agli USP; blocco degli orari cattedra superiori alle 18 ore settimanali; applicazione dell’emendamento Valditara; riconoscimento delle indennità di disoccupazione; utilizzo di fondi regionali per la riorganizzazione di posti sulle classi di concorso.

2)    In merito alle risorse disponibili individuate dall’assessore regionale Miraglia per  circa 20 milioni di Euro le stesse devono essere impiegate per la creazione di posti di lavoro sull’esempio  dell’accordo di  fatto raggiunto tra Regione e Governo centrale nell’anno scolastico 2009/2010 (“Meglio posti di lavoro che progetti”).

3)    Invito a porre la questione precari in sede di Governo centrale e di Governatori delle Regioni meridionali per la stipula di un Accordo su un Piano nazionale dei Precari.

4)    Il  Comune e la Provincia di Benevento si impegnano a confermare i progetti di loro competenza quale contributo alla risoluzione della vertenza;

5)    Creazione di un Osservatorio locale sulla crisi del precariato

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