Primarie del centrosinistra: il Sannio premia Bersani.A San Giorgio del Sannio quasi cappotto.

Si sono svolte anche nel Sannio le primarie del Centrosinistra nella massima regolarità ed in una giornata ottima anche dal punto di vista climatico. Superiore all’attesa anche l’affluenza ai seggi  con  oltre 22mila votanti, tutti in fila, anche per oltre un ora.                                                                        Come nelle previsioni ad avere la meglio nella nostra provincia Pierluigi Bersani che con i suoi oltre gli 11.500 voti raggiunge il 52,3%,mentre per Renzi i voti sono  poco meno di 5mila con il 21%. Testa a testa tra  Sel ed Api rispettivamente con Vendola e Tabacci, con quest’ultimo a superare di oltre 200 voti il presidente della Regione Puglia, ottenendo un abbondate 13% contro un 12% .Per la Puppato una manciata di voti e poco più dello 0,50%dei votanti. In città sono oltre duemila i voti di differenza tra Bersani e Renzi, differenze che in percentuale diventano ancora più marcate in alcuni centri della Provincia come a S. Giorgio del Sannio, Torrecuso, Sant’Agata dè Goti. Renzi vince a Montesarchio,Bucciano, Durazzano.a Fragneto Monforte,Paolisi e Paupisi,San Giorgio la Molara e San Marco dei Cavoti,San Salvatore Telesino e Solopaca.  Per Tabacci exploi a Limatola dove supera abbondantemente Bersani di circa 500 voti su 750 votanti e poi affermazioni a Bonea, Buonalbergo ,Castelvenere, Ceppaloni, PagoVeinao , Pontelandolfo, e San Nicola Monfredi. Solo due in centri in cui Vendola ha ottenuti un numero di voti superiori agli avversari e cioè a Cautano e Pietrelcina.In quest’ultimo centro i votanti sono stati 168 i voti dati a Vendola ben 118. Le cronache narrano che il Presidente della Regione Puglia sia devotissimo di Padre Pio. In nessun centro del Sannio la Puppato ha ottenuto un numero di voti superiore agli avversari.              Ora si va al ballottaggio tra Bersani e Renzi, non avendo nessuno dei due ottenuto il 50% più uno dei voti.                                                                                                                                           Politicamente qualche considerazione va fatta. Il popolo del centrosinistra accetta di buon grado le primarie,paga il diritto al voto, si mette in fila ed attende, all’inglese, il proprio turno. Un dato di fatto incontrovertibile che però non sembra avere poi riscontro quando si tratta di elezioni. Un altro dato è la riconferma nel Sannio della supremazia dell’attuale classe dirigente,dove in città, ed in alcuni altri centri, ha espresso una percentuale, come soleva definirsi una volta(quasi),” bulgara”                                     Un test alla fine valido anche per Sel ed Api ,con quest’ultimo ad avere avuto la meglio sui primi a differenza di quanto successo in Campania ed in campo nazionale.

L’appuntamento ora è fissato per domenica prossima allorquando il popolo del centrosinistra sarà chiamato al ballottaggio tra Bersani e Renzi.

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