Province: Upi dice no a tagli bilancio della manovra 2015. L’ente organizzerà una manifestazione di protesta a metà maggio

I tagli ai bilanci delle province contenuti nella manovra 2015 mettono in allarme l’Upi, l’Unione delle province italiane. Ne hanno discusso oggi a Bologna il presidente nazionale Achille Variati, assieme ai vertici di tutte le province emiliano-romagnole, guidati dal presidente regionale Giammaria Manghi. La scure del Governo riguarda tre miliardi di fondi: secondo le rilevazioni della Sose, la società del Ministero dell’economia che stabilisce i fabbisogni standard degli enti locali, questi tagli hanno causato uno squilibrio di 651 milioni per la sola spesa corrente delle funzioni fondamentali. Secondo l’Upi, particolarmente a rischio ci sono la manutenzione delle strade e dei ponti, i lavori di assesto idrogeologico e la messa in sicurezza delle scuole. “Il decreto stanzia 100 milioni per la manutenzione delle strade – spiega Variati – con cui riusciremmo a coprire appena 14 mila km, il 10% del totale”. Proprio per questo motivo l’Upi sta pensando di indire una manifestazione nazionale a Roma entro metà di maggio che unisca Regioni, Province e Comuni in difesa dei diritti fondamentali e dei servizi per i cittadini. “Mi appello ai parlamentari – aggiunge Variati – non siano succubi del Governo e facciano la loro parte in rappresentanza dei bisogni dei territori”.(ANSA).

ARTICOLI CORRELATI