**Puglia: ultimatum Schlein ‘rinnovamento sia vero’, Emiliano dice sì ‘seguirò indicazioni’**

Roma, 12 apr. (Adnkronos) – Tutto si consuma in serata ma che al Nazareno tirasse una brutta aria si era capito un minuto dopo l’uscita di Michele Emiliano: nessun azzeramento della giunta, “dobbiamo solo completare i buchi. Mi mancano due assessori”, dice il presidente della regione Puglia all’HuffPost. I due ‘buchi’ sarebbero l’assessora M5S che ha lasciato la giunta e Anita Maurodinoia, l’ex assessore ai trasporti indagata per voto di scambio. E nessun commissariamento del Pd pugliese che “è un partito sano”. Tutto qui il “netto cambio di fase” invocato ieri sera da Elly Schlein? “Non credo basti”, osserva tagliente a stretto giro un dirigente vicinissimo alla segretaria. Un umore che non è cambiato in giornata. A sera arriva una nota di Schlein. E se ieri c’era “forte irritazione”, oggi c’è un’escalation dell’irritazione.

“Ho chiesto al Presidente Emiliano di dare seguito a quello che ho detto venerdì scorso a Bari: tenere lontani trasformisti, transfughi dal centrodestra e persone sul cui rigore morale vi sia la minima ombra. Nel Pd che stiamo ricostruendo gli interessi sbagliati e le modalità opache devono trovare porte chiuse e sigillate”. E dunque, prosegue , “mi aspetto che proceda dunque a un netto cambio di fase che”, affonda la segretaria, “non può tradursi in una mera sostituzione di chi è uscito, ma solo in un concreto rinnovamento degli assetti di governo regionale che sancisca un nuovo inizio, su basi diverse. Su questa linea confido che il Presidente Emiliano operi in tempi brevi e con risultati tangibili”.

Parole che suonano come un ultimatum tanto che la risposta di Emiliano arriva a strettissimo giro: “Darò seguito alle indicazioni della segretaria con la quale condividiamo la necessità di voler dare il segno a un netto cambio di fase”. Insomma, qualcosa in più del ‘rimpastino’ annunciato in mattinata e che ha fatto saltare sulla sedia mezzo Pd. “In questi giorni ho approfondito con la segretaria Elly Schlein i termini della situazione che si è determinata a seguito di iniziative giudiziarie che, pur non avendo riferimento ad alcuna attività della Giunta regionale, non possono lasciarci indifferenti e meno che mai inermi. Darò quindi seguito alle indicazioni della segretaria con la quale condividiamo la necessità di voler dare il segno a un netto cambio di fase che dia il senso di una storia dedicata al presidio di legalità e alla lotta a ogni forma di criminalità anche attraverso l’attività politica quotidiana”.

Del resto anche Stefano Bonaccini oggi in Tv aveva chiesto a Emilano “fatti nuovi” per ripartire. “In tutte le grandi famiglie può esserci qualcuno che sbaglia, l’importante è avere velocità nella capacità di reazione”, Conte “ha diritto di pretendere che di fronte a fatti gravi ci si comporti a dovere, ma il Pd non accetta lezioni”. E quindi Emiliano sia conseguente: “E’ evidente che di fronte a certi fatti, serve una ripartenza con delle novità che andrebbero condivise con Schlein e Conte. Serve un fatto nuovo per ripartire e per dare ordine alla conclusione della legislatura”.

Intanto tra i dem resta alta la tensione con Giuseppe Conte con i suoi ripetuti strappi e attacchi degli ultimi giorni. “In queste decisioni dei 5 Stelle” in Puglia “vedo tanto tatticismo, opportunismo elettorale”, sottolinea Dario Nardella. Più esplicita Alessia Morani “Conte prova ad approfittare di questa vicenda, di questo momento di difficoltà del Partito Democratico in Puglia, per provare a lucrare lo 0,1-0,2 per cento”. E poi Simona Malpezzi: “L’avversario sta da un’altra parte. A meno che l’obiettivo di Conte non sia quello di sconfiggere la destra e prepararsi a una nuova stagione di governo ma avere una leadership del centrosinistra e provare a indebolire il Pd”.

Mentre a Bari restano cristallizzate le divisioni. Secondo i dem e la coalizione che sostiene Vito Leccese per colpa dell’indisponibilità dei 5 Stelle a ricomporre. Dice Angelo Bonelli all’Adnkronos: “Ricucire? Non lo so. Noi restiamo su Vito Leccese. Poi se si ricompone la coalizione su terzo nome, ben venga. Ma non penso che i 5 Stelle lasceranno Michele Laforgia. Per questo mi rivolgo a Sinistra Italiana (che sostiene Laforgia, ndr): non si faccia trascinare da Laforgia in questo suicidio del centrosinistra a Bari”.

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