Regionali: sono 17 i candidati «impresentabili», ci sono De Luca, la moglie di Mastella e Fernando Errico

Su De Luca pende giudizio per concussione continuata 
De Luca è rientrato nella lista non per l’ultima condanna per abuso d’ufficio ma per un giudizio pendente in un procedimento del 2002, i cui atti sono stati trasmessi dal procuratore della Repubblica di Salerno, per il reato di concussione continuata commesso dal maggio 1998 e con «condotta in corso» e altri reati come abuso d’ufficio, truffa aggravata, associazione per delinquere. La prossima udienza è fissata per il prossimo 23 giugno.
Gli altri campani nella lista 
I tredici candidati della Campania compresi nella lista sono, oltre al candidato governatore per il Pd De Luca: Antonio Ambrosio (Forza Italia), Luciano Passariello (Fratelli d’Italia), Sergio Nappi (Caldoro presidente), Fernando Errico (Ncd-Campania popolare), Sandra Lonardo (Forza Italia, moglie dell’ex ministro Clemente Mastella), Francesco Plaitano (Popolari per l'Italia), Antonio Scalzone (Popolare per l'Italia), Raffaele Viscardi (Popolari per l’Italia), Domenico Elefante (Centro democratico-Scelta civica), Biagio Iacolare (Udc), Carmela Grimaldi (Campania in rete) e Alberico Gambino (Meloni-Fratelli d’Italia-An).

Quattro pugliesi «impresentabili» 
I nomi dei quattro candidati impresentabili in Puglia erano già stati individuati nei giorni scorsi: si tratta di Giovanni Copertino (Fi), Fabio Ladisa (Popolari per Emiliano), Massimiliano Oggiano (fittiano) ed Enzo Palmisano (Area popolare). 

Bindi: «Nessuna ingerenza nella campagna elettorale» 
«Proprio il fatto che comunichiamo i nomi l’ultimo giorno conferma che non entriamo nella competizione elettorale», ha spiegato Bindi. «Noi attingiamo da dati pubblici, non riservati. È una fotografia: dispiace un po’ che nessuno si sia scandalizzato in questi mesi e che c’è tanto scandalo se qualcuno fa una lista, abbastanza contenuta, per portare un elemento di chiarezza ai cittadini. Questa è una fotografia della qualità del personale politico che stanno votando». Il lavoro è stato «impegnativo», ha aggiunto la presidente della commissione: «Abbiamo passato al vaglio circa 4mila candidati».

«Unica smentita a Renzi riguarda De Luca» 
A chi le chiedeva se l’elenco fosse una smentita alle parole di Renzi, secondo cui nel Pd non esistono «impresentabili», Bindi ha detto: «Quelle del Pd sono liste in cui non si riscontra nessuna candidatura che non sia in regola con il codice, salvo il candidato presidente per la Campania.L’unica smentita riguarda lui». 

Fava (Antimafia): serve banca dati adeguata 
Sui tempi della diffusione della lista degli “impresentabili” (ossia quei candidati che in base al codice di autoregolamentazione approvato all’unanimità dalla commissione antimafia nell’autunno 2014 non andrebbero candidati perché coinvolti in reati di criminalità organizzata, contro la Pa, di estorsione, usura, traffico di droga, ndr) ha spezzato una lancia il vicepresidente della commissione Antimafia, Claudio Fava, arrivando a palazzo San Macuto. «Se avessimo avuto le banche dati che hanno altri Paesi, tutto sarebbe stato più semplice. La Dna (Direzione nazionale antimafia) ha bisogno di 36 ore per interrogare i terminali degli uffici giudiziari e i dati devono essere poi aggiornati. Vorrei capire come avrebbe fatto chi ci ha criticato: forse tirando i dadi?». 

Malumori in commissione. Carbone (Pd): «Vendetta di Bindi» 
Molti i malumori e i distinguo, anche all’interno dei componenti democratici della commissione Antimafia. «Bindi sta violando la Costituzione, allucinante che si pieghi la commissione antimafia a vendette interne di corrente partitica», ha twittato il dem Ernesto Carbone. Il presidente del Pd, Matteo Orfini, ha preso nettamente le distanze dall’elenco. «De Luca, secondo la legge, è presentabile, tanto che lo abbiamo candidato», ha detto a “Un giorno da pecora” su Radio2. «E i campani si sono espressi a suo favore attraverso le primarie. Le sentenze le danno i magistrati».

IL SOLE 24 ORE

ARTICOLI CORRELATI