REGIONALI:PARLA LADY MASTELLA, IO CANDIDATA DALL\’ESILIO

 

 E’ Sandra Lonardo, Lady Mastella per i giornali, presidente del Consiglio regionale sottoposto all’obbligo di dimora fuori regione dallo scorso 21 ottobre per effetto dell’inchiesta su appalti e assunzioni all’Arpac che ha coinvolto numerosi esponenti dell’Udeur. Da allora la moglie dell’ex ministro della Giustizia Clemente vive a Roma "a causa di una misura – dice all’ANSA aprendo le porte della sua casa che affaccia sul Tevere – che è a tutti gli effetti un confino politico sulla falsariga di ciò che nel Ventennio si usava fare nei confronti dei dissidenti. Una pena preventiva che è anche detentiva". Eppure, malgrado il divieto di dimora, Sandra Mastella ha scelto di candidarsi "perché – spiega – non ho fatto nulla per cui dovermi nascondere e perché so di non essere né una camorrista né a capo di una cupola". Ecco allora che l’impossibilità di avvicinare i propri elettori in modo tradizionale ha imposto alla "candidata in esilio" di sperimentare nuovi strumenti fino a farle scoprire che anche un social network come Facebook può essere un inaspettato veicolo per raccogliere preferenze. "Farò – sottolinea facendo di necessità virtù – una campagna mediatica e virtuale, sfruttando tutto ciò che internet mette in campo a partire dalle videoconferenze". E se la giornata tipo di un candidato tipo è fatta di riunioni di partito e incontri con gli elettori, pranzi (rigorosamente di lavoro) e cene (naturalmente elettorali), quella della "candidata in esilio" non è meno frenetica, anzi, non conosce pause. "Passo tante ore al telefono – racconta la Lonardo – incontro i tanti beneventani che stanno a Roma, scrivo lettere, rispondo alle mail e registro videomessaggi da mettere in rete. Il resto lo fanno gli spot e i manifesti. Poi, a fine giornata, mi collego a Facebook dove rimango anche fino alle 4 del mattino perché di notte – assicura – si lavora meglio". Proprio Facebook sembra essere una miniera di voti virtuali per la candidata dell’Udeur: "Incontro tante persone che non conosco e ricevo ogni giorno richieste di amicizia e promesse di sostegno". Le scrive un ragazzo di nome Giustino e le assicura i voti di tutta la sua famiglia, sette persone: "Che carino – commenta davanti al pc – fossero tutti come lui…’. Poi è la volta di Elio, un ex Forza Italia che chiede di poterle dare una mano. La Mastella alza il telefono, lo chiama, ringrazia e dà i numeri del suo punto di ascolto aperto a Benevento. E così via. "Rispondo personalmente a tutti – sottolinea – e adesso ho convertito anche Clemente a Facebook. Ho la bellezza di 2.267 amicizie in attesa avendo già quasi raggiunto il limite delle 5.000 sul mio profilo. Certamente – ironizza – in questo periodo do la precedenza a chi è residente nel mio collegio…". La strana campagna elettorale del candidato fuori collegio andrà avanti fino a quando non sarà revocata la misura del divieto di dimora: "Per questo appena presentate le liste – annuncia – chiederò che mi sia garantita la par condicio rispetto agli altri candidati. Così come di poter esercitare il diritto di voto. E se succederà la prima cosa che farò sarà tornare in Consiglio, dove mi pare che certi vizi siano duri a morire, vedi la vicenda degli incarichi ai dirigenti esterni". Ma la campagna elettorale incombe e bisogna darsi da fare: "All’inizio ero depressa. Mi trovo in una situazione ingiusta, ma sto avendo affetto dalla mia gente. Ecco perché credo che candidarmi non dia scandalo e non sia una sfida ai magistrati che rispetto. Chiedo alla mia gente di non abbandonare una propria figlia e sono fiduciosa che non lo farà. Per questo – conclude prima di rimettersi al pc – sono convinta che questa campagna, che è la più difficile della mia vita, avrà successo".

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