SCUOLA: UNITA’ CRISI CAMPANIA, ‘SISTEMA ALERT PER LIMITARE CRESCITA CONTAGI’

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Un sistema di alert “basato su metodologia scientifica” per “limitare crescite esponenziali o lineari dei contagi” in ambito scolastico. A proporlo è l’Unità di crisi della Regione Campania, che illustra il sistema in una relazione tecnica inviata a prefetti e sindaci della Campania. “Nell’attuale momento storico – si legge nella relazione – non vige un
lockdown con una ripresa delle attività di vita sociale e commerciale dopo 12 mesi di pandemia e, pertanto, la Regione, le province ed i comuni, ancorché realtà distrettuali (quartieri in comuni ad alta popolosità) possono considerarsi parte di un sistema aperto. Quanto accade localmente può influenzare il sistema globalmente e pertanto misure ‘chirurgiche’ di precisione, che limitino aree, possono limitare ulteriori crescite esponenziali o lineari dei contagi”. Si tratta dell’approccio “già sperimentalmente praticato nell’ambito del cluster della città di Mondragone”, dove un focolaio emerso nella comunità bulgara portò all’istituzione di una “zona rossa” nella quale rientravano i 5 edifici denominati “Palazzi Cirio”.

La strategia basata sugli “alert”, spiega l’Unità di crisi della Regione Campania, prevede che “all’attuale strategia mediante uso degli indicatori” vada “contemporaneamente affiancata una strategia di valutazione per subsetting che mostrino incrementi anche in assenza di un trend in aumento significativo dell’incidenza per singolo comune. Tale scenario è quello che si raccomanda per il mondo della scuola nel caso di incrementi per fascia di età in singola
realtà scolastica ovvero su scala comunale, al fine dell’adozione di sistemi di contenimento mediante sospensione della didattica in presenza per le succitate categorie, necessaria a garantire la riduzione della progressione dell’incidenza”.

Secondo l’unità di crisi regionale, “alla luce della tendenza dei contagi che attualmente si va delineando all’esito della riapertura delle attività in presenza, nonché dell’incremento di richiesta di posti letto in regime ordinario e, soprattutto, in terapia intensiva dell’attuale campagna vaccinale per Covid-19, anche alla luce di non rari casi di infezioni intercorrenti tra prima e seconda dose vaccinale, che testimoniano la diffusività del virus, si ritiene
indispensabile l’adozione di nuove strategie di gestione e valutazione dei dati mediante Alert o analisi previsionali sulla base delle quali orientare le decisioni, a livello locale e con specifico riferimento alle fasce d’età maggiormente a rischio, per scongiurare l’immissione
negli ambienti familiari di studenti e docenti di nuove possibilità di moltiplicazione del virus”. Occorre quindi, conclude la relazione tecnica, “evitare ulteriori matrici di contagio, la cui presenza in ambito territoriale e scolastico modificherebbe il corso dell’infezione sul territorio regionale”.

Adnkronos

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