Stato di agitazione Polizia provinciale.

 Richiesta attivazione delle procedure di conciliazione previste dalla normativa vigente.

S.E. Signor Prefetto,

Ormai da molto tempo la situazione presso il Servizio di Polizia provinciale è diventata insostenibile; una gestione per noi pessima da parte della titolare di PO, non improntata alla ricerca della correttezza, del benessere organizzativo e della non discriminazione, ha determinato un clima avverso con atteggiamenti ai limiti del mobbing che rendono difficile espletare le attività con la serenità che la delicatezza dei servizi assegnati imporrebbe. Riunioni su riunioni con gli Organi politici e gestionali non sono servite ad uscire dall’impasse.

Le principali criticità rappresentate dai lavoratori:

Servizi non organizzati secondo le previsioni normative e contrattuali, discriminazioni nelle turnazioni e nei compiti assegnati, agenti che fanno prevalentemente gli amministrativi e un dipendente amministrativo che evidentemente non gode della simpatia necessaria, demansionato a pseudocentralinista, supporto operativo da parte del Comando agli agenti su strada estremamente carente, turni non organizzati,per tutto il personale, secondo un’effettiva rotazione in prestabilite articolazioni giornaliere; l’attività lavorativa che nei giorni festivi non grava equamente su tutti i componenti del servizio (basti pensare che il Funzionario titolare di PO (solo da agosto 2017, in precedenza senza  incarico) non ha MAI lavorato di sabato, domenica e nei festivi e tutt’ora non lavora in tali giornate); discriminazioni nella concessione di permessi e congedi;

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