Sunia e Apu sulla riduzione dell’ICI

Il Sindacato inquilini chiede, quindi, una rapida trasformazione di questa intenzione in un provvedimento legislativo che permetta, già dall’acconto di giugno scorso, di attuare questo importante orientamento del Governo.Non si comprende, però, il riferimento solo alle famiglie numerose e non anche ai redditi bassi: il meccanismo, a nostro avviso più corretto, potrebbe essere quello del riferimento al reddito pro-capite, che tiene conto sia del reddito che della composizione del nucleo familiare.Il SUNIA e l’APU auspicano che questo sia il primo passo che porti al superamento dell’ICI sulla prima casa, nell’ambito di una riforma della finanza locale che assicuri adeguate risorse finanziarie ai comuni, necessarie per garantire qualificati servizi ed assistenza da parte degli stessi.Il Sindacato ricorda anche una proposta,presentata proprio da SUNIA e APU, di rimodulazione e riduzione dell’ICI sulle abitazioni in fitto a canone concordato, in modo da affrontare anche da questo punto di vista il problema della penuria di alloggi in fitto con canoni abbordabili,

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