A Vitulano le buone pratiche del Progetto O.Ri. del Sannio

Si è svolta a Vitulano, alle falde del Taburno Camposauro, la seconda giornata dimostrativa del progetto O.Ri. del Sannio. Un momento di informazione e approfondimento sulle attività del progetto di Organizzazione e Riposizionamento della filiera lattiero-casearia ovina dell’Appennino del Sannio che si pone l’obiettivo di promuovere e contribuire allo sviluppo del settore ovino Sannita al fine di migliorare la capacità di reddito delle imprese zootecniche e migliorare, dal punto di vista tecnologico e organizzativo, le fasi della filiera lattiero-casearia ovina mediante interventi di innovazione di processo.

Vitulano e il suo territorio hanno una tradizione antica e consolidata nel settore caseario ovino. Il suo pecorino, formaggio di latte ovino intero e crudo, semi stagionato (a breve e media stagionatura), a pasta cruda e semidura, è molto rinomato anche oltre i confini regionali.

Tuttavia c’è la necessità per tutto il territorio sannita di emergere su fasce di mercato più ampie e remunerative con un prodotto che sia riconosciuto come peculiare e unico. Il progetto O.Ri. del Sannio si pone questo ambizioso obiettivo.

La giornata dimostrativa, nell’ambito delle attività divulgative e promozionali previste dal progetto finanziato dal PSR Regione Campania, Misura 16.1 azione 2 a sostegno di progetti operativi di Innovazione, si è svolta presso il salone comunale, ex carcere di Vitulano.

Qui l’azienda agricola Emme 5 di Gianpasquale Mastrocinque, ha dato vita ad una dimostrazione di caseificazione tradizionale che ha riscosso particolare successo soprattutto tra i giovani studenti dell’Istituto Comprensivo di Vitulano.

Riteniamo che la partecipazione dei giovani studenti vitulanesi – dichiara Pasquale Spitaletta, direttore di CIA Benevento, capofila di progetto – sia di assoluta importanza perché il legame con le tradizioni, il territorio e le possibilità occupazionali che esso offre parte proprio da queste esperienze di formazione e di conoscenza”.

La giovane casara Giovanna – che porta avanti con passione il lavoro di trasformazione – affascina tutti in sala nel momento in cui, alla rottura della cagliata, estrae la pasta e prepara le forme.

Il tutto accompagnato dall’intervento del prof. Ettore Varricchio, docente di Qualità e Tecniche di Produzioni Alimentari, presidente dei corsi di laurea in Biologia indirizzo risorse alimentari e nutrizione, presso l’Università degli Studi del Sannio nonché Responsabile Scientifico del Progetto, che ha focalizzato l’attenzione sul benessere animale e sulla qualità del foraggio fresco dei pascoli di media ed alta collina: elementi che ritroviamo nelle eccellenti qualità nutraceutiche e nutrizionali del pecorino e della pecoricotta sannita.

Tanti gli argomenti trattati durante il seminario: tradizioni e innovazioni del processo produttivo, zootecnia estensiva, sicurezza alimentare. Molte le domande e vivo il dibattito. La giornata dimostrativa è stata un momento di approfondimento e formazione che per gli iscritti all’Ordine degli Agronomi e dei Dottori Forestali della provincia di Benevento.

Il Presidente dell’Ordine, Angelo Marino nel suo intervento si è detto entusiasta della giornata ed ha augurato ai giovani presenti di restare sul territorio e cogliere con intelligenza le opportunità che il Sannio offre come prodotti, risorse e turismo.

A questo evento faranno seguito altri appuntamenti presso le aziende partner per giornate dimostrative con attività rivolte soprattutto, ma non solo, agli imprenditori del settore ovino, al fine di comprendere meglio il progetto O.Ri. del Sannio in tutte le sue peculiarità e vedere da vicino gli interventi di innovazione di processo dal punto di vista tecnologico e organizzativo.

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