AAA Denunciante cercasi.

 

          Nella notte tra Sabato 13 e Domenica 14 febbraio, il funzionario di turno della Questura di Benevento ha impegnato una Volante e una squadra dei Vigili del Fuoco per rimuovere e  sequestrare lo striscione con la scritta “Pericolo Turbogas per colpa dei politici” issato innanzi alla Villa Comunale perché “non autorizzato e apposto in zona di affissione vietata”.

Con tale motivazione, però, non si giustifica affatto  il sequestro probatorio che richiede la constatazione di un reato penale, e la “affissione vietata” non lo è di certo.

La Procura della Repubblica, infatti, pur di convalidare il sequestro, ha ipotizzato il reato di DIFFAMAZIONE per il quale si procede solo su querela di parte, ma intanto ha iscritto nel registro degli indagati il presidente di Altrabenevento.

Ora sappiamo con certezza che né prima né dopo la apposizione dello striscione  è stata presentata alcuna denuncia. E’ certo, che nessun politico si è sentito diffamato e quindi non si comprende perché lo striscione è stato sequestrato.

Ma siccome le querele si possono presentare entro 90 giorni, Gabriele Corona rimane indagato per un reato che non c’è e per questo motivo lo striscione non viene restituito.

Intanto l’amministratore della soc. Luminosa contraddice gli Amministratori del Comune di Benevento che avevano annunciato una fantomatica opposizione al Decreto Ambientale già concesso, e dichiara a mezzo stampa di essere certo del parere favorevole dei funzionari e della Giunta Regionale pur in presenza del voto contrario del Consiglio regionale.

Nonostante la gravità della affermazione, nessun amministratore ha commentato alcunché. Solo il Consigliere Nicola Boccalone, che continua a non voler parlare chiaro, si è limitato al solito intervento allusivo ed incomprensibile mostrando di avere più a cuore le polemiche interne al suo partito che non la opposizione seria alla Centrale a Turbogas.

Altrabenevento invierà domattina una nuova diffida alla Regione Campania ed un nuovo esposto alla Procura della Repubblica.

 

 Per Altrabenevento – Sandra Sandrucci

 

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