Sulla questione rifiuti, sottolinea Capezzone, restano i fatti e i fatti dimostrano l’esatto contrario di ciò che Aceto vorrebbe far credere ai cittadini .
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La discarica di S. Arcangelo è sorta su iniziativa del Governo ma su indicazione della Provincia di Benevento per far fronte alla emergenza determinata dall’incapacità e dal malaffare dilaganti in Regione Campania;
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La Discarica di S. Arcangelo assolve, sulla base dell’accordo tra Provincia e Governo, alla doppia funzione di discarica provinciale e di discarica regionale per far fronte anche al graduale superamento dell’emergenza in Campania.
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Chiedo allora all’ambientalista Aceto: qual è la discarica provinciale per la gestione ordinaria del ciclo provinciale dei rifiuti ? con quale atto è stata localizzata dalla Provincia ? Se può risponda senza giri di parole il nostro bravo assessore della “sinistra ambientalista “.
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E ancora, quando la discarica di S. Arcangelo sarà satura dove andranno sversati i rifiuti provinciali ?
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La Provincia non ha mai varato un piano provinciale dei rifiuti ed è questa la ragione per la quale subiamo scelte dall’alto che sono ancora dettate dall’emergenza mentre andrebbe pianificata la individuazione di siti idonei da parte della provincia onerata per legge della scelta.
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L’ampliamento di S. Arcangelo risponde ancora alla logica dell’emergenza ma negli atti della Provincia non v’è traccia di alcuna pianificazione provinciale per il semplice fatto che il centrosinistra più che assumersi le proprie responsabilità preferisce vivere alla giornata e avallare una sorta di perenne emergenza che colpisce il Sannio con forte rischio di penalizzazione dei comuni limitrofi a S. Arcangelo come nel caso di Paduli.
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Sulla società prov.le chiarisca l’Ass. Aceto , se possibile una volta e per tutte se gli apparati del centrosinistra gli hanno ordinato di consentire la partecipazione di società private all’affair rifiuti, chiarisca a monte i criteri di individuazione dei soggetti che comporranno la società prov.le.Chiarisca, l’Ass. Aceto, sforzandosi di comprendere che sulla questione rifiuti il Sannio si gioca tutto e non solo qualche posto di lavoro da barattare chissa come e chissa con chi.
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