BENEVENTO; AN, NO A POTENZIAMENTO ELETTRODOTTI

I consiglieri comunali di opposizione di An (Nicola Boccalone, Sandro D’Alessandro, Ettore Martini, Fernando Petrucciano e Nazzareno Orlando (era assente, per motivi di salute, il consigliere Antonio Capuano) hanno illustrato – nel corso di una conferenza stampa – i contenuti e le finalità del ricorso presentato ai ministeri dello Sviluppo economico, dell’Ambiente e dei Beni culturali, nonché alla società Terna (responsabile dello sviluppo delle infrastrutture elettriche nazionali) e alla Regione Campania, e, per conoscenza, alla Provincia e al Comune di Benevento, perché si giunga “alla razionalizzazione di tutte le linee elettriche che insistono nel territorio comunale” e “all’interramento delle linee ad alta e altissima tensione, almeno nel tratto Contrada Pino – Ponte Valentino”. I consiglieri comunali hanno sottolineato come “la necessità della Terna di potenziare gli impianti, con rischi non facilmente calcolabili per territori e cittadini, sia relazionata all’esigenza di immettere nella rete elettrica nazionale l’energia prodotta nelle zone interne, in previsione anche del massiccio incremento di generatori eolici stabilito dagli strumenti di programmazione di Regione Campania e Provincia di Benevento”. Secondo gli esponenti dell’opposizione “il fabbisogno energetico del Sannio è parva materia rispetto a quello delle zone costiere, frutto di uno squilibrato sviluppo determinato dalla Regione Campania che, ancora oggi, mortifica i territori delle aree interne, relegandoli a serbatoi di rifiuti e alla produzione di energia eolica, che ha già devastato e deturpato un territorio incontaminato” e pertanto “il Sannio e Benevento si troveranno a pagare, ancora, i danni, in termini ambientali e di inquinamento, derivanti da scelte dall’alto, senza significative ricadute sul territorio”. Alleanza nazionale ha voluto anche anche ricordare che le amministrazioni comunali guidate da Pasquale Viespoli e Sandro D’Alessandro, “si erano opposti ai progetti di elettrificazione selvaggia” e che era stato chiesto “a Terna l’interramento della nuova linea elettrica nel tracciato della dismessa linea ferroviaria, costituendo così un corridoio energetico che potesse raccogliere tutte le infrastrutture elettriche presenti a Monte Pino e a San Vitale”. Alleanza nazionale non ha escluso che della questione possa essere interessata direttamente la Procura della Repubblica di Benevento per un intervento cautelativo sui rischi ambientali e biologici che l¿elettrodotto potrebbe generare.

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