BLITZ ANTIPROSTITUZIONE IN CITTÀ.FERMATE E SEGNALATE SEI PROSTITUTE.

L’operazione, che si è resa necessaria in seguito ad un avvertito incremento del fenomeno e del conseguente flusso di clienti, probabilmente legato alle festività di Natale, ha avuto luogo in due distinte zone della città: a ridosso del quartiere “ferrovia” e a contrada “pezzapiana” dove i militari hanno notato un andirivieni di automobili e di persone concentrarsi in alcune parti delle suddette zone.

Difatti i Carabinieri, dislocati in adeguato numero di uomini e mezzi in ambo le zone interessate, hanno verificato la presenza di sei donne tra italiane e straniere intente a prostituirsi.

Quindi è scattato il blitz ed in particolare:

in viale Principe di Napoli sono state fermate due giovanissime prostitute di origine rumena di 18 e 21 anni provenienti da Napoli. Le due giovanissime sono state sorprese dai Carabinieri, vestite con abiti attillati, intente ad attirare eventuali clienti confondendosi peraltro con la moltitudine di persone intente a fare le compere di Natale nei i vari negozi ivi ubicati;

in via Grimoaldo Re, all’altezza del ponte sul fiume Calore, i militari sorprendevano un’altra giovane ragazza rumena di 21 anni, proveniente da Napoli, ed una ragazza nigeriana di 27 anni, proveniente da Roma, mentre adescavano gli automobilisti di passaggio con la scusa di chiedere loro un passaggio;

alla Rotonda dei Pentri, invece, sono state fermate una donna di 57 anni ed un travestito di eguale età, entrambi residenti in Benevento. I due sono stati fermati dai Carabinieri mentre erano intente ad esercitare attività di meretricio a bordo della loro autovettura parcheggiata nei pressi della statua di S. Pio.

Una volta condotte tutte le donne in Caserma, i militari hanno dato luogo alle operazioni di fotosegnalamento e di identificazione. Inoltre a seguito degli accertamenti è emerso che talune erano gravate da precedenti giudiziari di varia natura, anche per rapina commessa in danno di qualche cliente.

A conclusione degli accertamenti, non essendo emersi ragionevoli motivi idonei a giustificare la presenza delle donne in città, i Carabinieri, anche in considerazione dell’attività di meretricio esercitata, hanno avviato nei loro confronti le procedure per l’irrogazione del foglio di via obbligatorio che le impedirà il ritorno nel capoluogo per un limite di tempo di tre anni.

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