Cammino di Riconciliazione e Pace, Boffa: appuntamento irrinunciabile

L’evento, organizzato dalle Acli e dalla Tavola della Pace, ha registrato in questi anni una sempre maggiore visibilità ed una sempre più numerosa partecipazione di pubblico anche in virtù delle difficoltà economiche e sociali che il Paese sta vivendo; difficoltà che stanno restituendo nuova centralità al valore della solidarietà ed a certe istanze di giustizia sociale. Anche per questo gli organizzatori hanno voluto porre al centro della manifestazione di sabato prossimo il nostro Mezzogiorno, dove gli effetti della crisi vanno ad accentuare disuguaglianze e problematiche antiche e dunque note. A cominciare da quelle inerenti i livelli occupazionali, non solo giovanili. Come evidenziato dallo Svimez, soltanto in Campania nel 2008 si sono persi 43.000 posti di lavoro, 20.000 nel solo settore industriale. Un quadro reso ancora più fosco dalla ripresa del fenomeno dell’emigrazione dal Sud dell’Italia verso le regioni centro-settentrionali. Già nel 2004, 270.000 cittadini hanno lasciato il meridione del Paese per raggiungere, temporaneamente o stabilmente, il centro e il nord della penisola. Siamo in pratica tornati ai dati di inizio anni ‘60, periodo nel quale il fenomeno migratorio ha toccato i suoi vertici. Ad aggravare ulteriormente la situazione è poi la constatazione della diversa natura del fenomeno. Negli anni ‘60 a partire erano soprattutto contadini che cercavano fortuna e lavoro nelle fabbriche delle aree più industrializzate, oggi a cercare nuove opportunità lontano dal Sud sono per lo più ragazzi e neolaureati”. “C’è poi da considerare il continuo taglio dei fondi destinati allo sviluppo del Mezzogiorno da parte del Governo; il fondo Fas – quello destinato alle aree sottoutilizzate – è ad oggi già stato decurtato di ben 20miliardi di euro, dirottati sulla copertura finanziaria di una lunga serie di misure del tutto estranee alle finalità del fondo stesso. Senza dimenticare le riduzioni degli investimenti che tutti i grandi enti stanno mettendo in atto al sud e la stessa riduzione dei trasferimenti ordinari che spinge le regioni ad utilizzare le risorse europee in maniera sostitutiva dell’intervento ordinario e non aggiuntiva, come dovrebbe essere. I fondi europei perdono così il carattere e le potenzialità per cui sono stati immaginati. Tutto ciò sta determinando gravi difficoltà all’economia meridionale ed al nostro sistema economico nonché gravi problemi alla coesione sociale del Mezzogiorno dove settori sociali sempre più consistenti stanno scivolando verso l’area della difficoltà e della povertà”. “Aderisco dunque ancora una volta con entusiasmo all’appello lanciato dalle Acli e dalla Tavola della Pace – conclude – convinto che sabato la strada che da Benevento conduce a Pietrelcina sarà teatro di uno splendido spettacolo di protagonismo democratico, con l’auspicio che la marcia possa essere un’occasione per riaccendere i riflettori sulla necessità di rilanciare il tema dello sviluppo del Mezzogiorno”.

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