Infatti, in primo luogo è stato utile apprendere da parte del Direttore Generale dell’ASL BN1 che, fino a quando non interverrà un nuovo accordo integrativo su piano regionale, manterrà in servizio l’attuale numero di medici in servizio nei Presidi di Continuità assistenziale. Evidentemente tutto ciò consentirà di mantenere ancora attivi gli attuali 25 presidi presenti sul territorio provinciale. Allo stesso modo è stato chiarito che, se non interverrà nei prossimi mesi un provvedimento legislativo regionale che modifichi i parametri demografici in base ai quali viene stabilito il numero dei medici in rapporto alla popolazione residente, sarà difficile che Benevento possa conservare lo stesso numero di addetti e gli stessi presidi sul proprio territorio. Quindi, in questo senso bisognerà che tutti, nei prossimi mesi, vigilino affinché l’assemblea regionale provveda a legiferare. Allo stesso modo sarà necessario aprire un vertenza con gli organi regionali, in primo luogo con l’assessore alla sanità, affinché comprendano che, allorquando per ragioni di contingentamento della spesa vi sono da fare dei tagli ai vari servizi, bisogni che ciò avvenga dopo un confronto con le realtà territoriali periferiche. Insomma, siamo oramai tutti stanchi di sopportare queste continue discriminazioni che dal piano regionale arrivano rispetto al nostro territorio provinciale.”
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