Covid: sindaco Codogno, ‘numeri contagio rallentano, vaccino bomba atomica contro virus’

Milano, 5 gen. (Adnkronos) – “Voglio essere positivo: un anno fa nel Lodigiano eravamo in zona rossa da novembre, chiusi in casa, con gli ospedali sotto pressione e limitazioni strette. Oggi il numero positivi è alto ma i contagi negli ultimi due giorni hanno rallentato di molto. Abbiamo armi che non sono fatte di carta ma sono bombe atomiche, come il vaccino”. Il sindaco di Codogno, Francesco Passerini, non usa mezzi termini per descrivere la situazione nella cittadina del Lodigiano, prima zona rossa d’Italia nel 2020, che oggi si trova ad affrontare la quarta ondata di Covid.

“Abbiamo 750 casi in totale – dice all’Adnkronos – ma fortunatamente nessuno si trova ricoverato in strutture ospedaliere. Molti sono senza sintomi e sono risultati positivi dopo il tracciamento”. Negli ultimi due giorni, inoltre, “i numeri hanno rallentato di molto – evidenzia Passerini -. La settimana dopo Natale avevamo +150 casi al giorno, ora registriamo un incremento di 30 persone al dì”. Anche negli ospedali la situazione appare sotto controllo. “Nella provincia di Lodi ci sono 9 posti occupati in terapia intensiva – spiega il sindaco di Codogno – i dati non sono paragonabili a quelli di un anno fa, senza la campagna vaccinale”.

Passerini è cauto ma non preoccupato per il picco di casi che potrebbe arrivare entro fine mese. “E’ un discorso di grandi numeri – osserva – se c’è un rilassamento sulla pressione ospedaliera, come sta avvenendo, non dobbiamo essere troppo preoccupati, è qualcosa di fisiologico. La differenza tra malato e positivo è fondamentale. In questo periodo, prima del Covid, c’erano influenze e polmoniti che colpivano milioni di cittadini. Io voglio essere positivo, se il Covid diventa un’influenza vuol dire che di passi in avanti ne abbiamo fatti tanti”.

Del resto, fa notare, la campagna vaccinale funziona e sta portando risultati. “Ora – aggiunge – è arrivata anche una pillola e ci saranno altri strumenti. Incrociando le dita forse siamo vicini al superamento della fase emergenziale. Voglio essere positivo verso questo 2022 che potrà essere l’anno in cui supereremo lo stato d’emergenza. Con il Pnrr non ci possiamo permettere di fermarci, dobbiamo andare avanti. Quello che la scienza ci ha dato è l’arma principale per tutelare la comunità a livello sanitario. Sono fiducioso. Mi auguro che tra un anno diremo che siamo entrati in un regime ordinario, avendo, spero, coperto tutta la popolazione”.

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