Decreto rifiuti, cimitile: provincia ispirata alla massima cautela

Questo convincimento vale sia per le proposte dell’opposizione, che sembrano ignorare quanto le Province della Campania hanno fatto o sono state costrette a fare per organizzare il ciclo integrato dei rifiuti; sia per il decreto legge approvato oggi dal Governo, almeno stando alle poche informazioni a disposizione sino a questo momento. Per certi aspetti le decisioni dell’Esecutivo addirittura aumentano i livelli di ambiguità ed incertezza, rendendo ancor di più accidentato il cammino verso un corretto e moderno ciclo integrato dei rifiuti. Il Governo non dirime, in via ferma e decisa, le confusioni che regnano sovrane sulla proroga o sulla facoltà di proroga della gestione del ciclo dei rifiuti, ma anzi aggiunge problemi a problemi, come ad esempio quando non dà risposte alle questioni riguardanti le entrate finanziarie, i debiti e i crediti dei Consorzi, la collocazione dei lavoratori in esubero. Si apre, poi,,la strada ad un pericoloso conflitto interistituzionale tra Comuni, Province e Regione, cui si aggiunge la possibilità di conflitti sociali tra Istituzioni, Aziende pubbliche o private, da un lato, e lavoratori, dall’altro. Spero che questa impressione, scaturita, come ripeto, dai primi dati e notizie a disposizione, sia errata e che invece finalmente si possa tutti contare su un quadro chiaro in cui siano definite: 1) le funzioni e i ruoli di tutti i gli amministratori e i rappresentanti istituzionali, 2) le risorse finanziarie cui attingere e 3) infine, i poteri attraverso i quali assumere tutte le decisioni per un’organizzazione aziendale moderna e degna dei programmi europei e dei livelli di efficienza».

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