Diocesi Indica i luoghi idonei per la celebrazione del matrimonio

ll vicario generale, Mons. Pompilio Cristino, trasmette circolare circa l’osservanza delle norme canoniche sul luogo della celebrazione del Sacramento del Matrimonio, ponendo all’attenzione dei sacerdoti e dei fedeli tutti, la normativa universale, contenuta nel Codice di Diritto Canonico, e le relative disposizioni della CEI, affinché non venga disattesa la loro osservanza.

Purtroppo non di rado, afferma Mons. Cristino, si sono verificate spiacevoli situazioni nelle quali è dovuto intervenire lui stesso per impedire le funzioni all’interno di ville private strutture alberghiere, in oratori o cappelle non riconosciute come chiese succursali, soprattutto di coppie provenienti da fuori Diocesi.

nella maggior parte dei casi sono i  gestori o i proprietari di ristoranti che, tra i vari servizi, propongono ai futuri sposi la “possibilità di celebrare il matrimonio con rito religioso all’interno della struttura stessa”.

Onde evitare per il futuro che simili situazioni si verifichino nuovamente è mio dovere afferma Mons. Pompilio Cristino – precisare che:

Il matrimonio  è un atto ecclesiale e non un avvenimento semplicemente privato. Il rito, inoltre, può essere celebrato fuori parrocchia, nel pieno rispetto delle norme liturgico pastorali.

Infine, il Vicario della Diocesi, afferma che la celebrazione in oratori o cappelle, non riconosciuti come chiese succursali, resta proibita, come  anche quella nelle ville o all’aperto, e in genere in quei luoghi dove la celebrazione rivesta il carattere privato ed esclusivo.

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