ENERGIA E AMBIENTE: UN PATTO PER IL FUTURO DEL SANNIO. CONFINDUSTRIA INCONTRA IL MINISTRO FRATIN

Energia ed Ambiente: Un “Patto per il futuro del Sannio”, è stato questo il tema della giornata  organizzata a San Marco dei Cavoti da Confindustria Benevento e che ha visto protagonista il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica  Gilberto Pichetto Fratin.

Una giornata sostenuta  dal Deputato azzurro sannita  Francesco Maria Rubano che auspica passi in avanti e concreti per il Sannio in termini di sviluppo. Nessun personalismo ha detto l’on. Rubano, bisogna pensare alla nostra provincia e per questo bisogna dare vita ad una agenda che detti i tempi alle varie iniziative di sviluppo.

A far gli onori casa il Presidente di Confindustria Oreste Vigorito ed il Sindaco di San Marco dei Cavoti Angelo Di Marino alla presenza anche dell’ assessore alle Attività Produttive della Regione Campania Antonio Marchiello.

La provincia sannita svolge da tempo un ruolo di primaria importanza nella produzione di energie rinnovabili, essendo uno dei primi territori italiani ad ospitare un parco eolico, ma anche percorsi di formazione specialistici come la Laurea in Ingegneria Energetica e un percorso di ITS (Energy Lab) dedicato.

Benevento è la sesta provincia in Italia per produzione di energia rinnovabile, con circa 750 MW di potenza installata ed oltre 4.000 persone occupate.

Numeri importanti ma ancora contenuti rispetto alle potenzialità di un settore, che grazie alla conformazione geografica e demografica del territorio, è in grado di raddoppiare potenza in kwh e occupati, se adeguatamente accompagnato da politiche mirate.

Perché questo accada è necessario un forte raccordo tra:
a) le istituzioni deputate alla programmazione;
b) il mondo della formazione incaricato di creare le figure professionali; c) la ricerca per soddisfare un settore in continua evoluzione;
d) l’imprenditoria che ha già dimostrato di saper e voler investire.

COSA CHIEDONO LE AZIENDE

TRANSIZIONE ENERGETICA

L’obiettivo della decarbonizzazione passa attraverso una CRESCITA ORGANICA delle FONTI RINNOVABILI.

LE IMPRESE CHIEDONO:

  1. DECISA SEMPLIFICAZIONE DELLE MISURE AUTORIZZATIVE: garantire tempi certi per le autorizzazioni a garanzia degli investimenti;
  2. DECRETO AREE IDONEE: riconsiderare indici di occupabilità del suolo per impianti agrivoltaici e uniformare per gli impianti eolici le fasce di rispetto così come previsto per impianti fotovoltaici (da 3 km a 500 m);
  3. ADEGUAMENTO MISURE DI SOSTEGNO: legare le tariffa a base d’asta, per gli impianti non ancora in esercizio e per le nuove procedure, al tasso di inflazione rilevato da ISTAT (sulla scorta di quello che accade in molti paesi europei Germania, Francia, Gran Bretagna, Polonia), al fine di far fronte all’incremento dei costi della componentistica, che ha fatto saltare i piani finanziari delle aziende;

4. REGOLAMENTAZIONE DEL MERCATO DELL’IDROGENO: sia sul profilo delle agevolazioni legate all’utilizzo, sia sotto il profilo del trasporto.

COMUNITA’ ENERGETICHE

LE IMPRESE CHIEDONO:

1. DECRETO INTERMINISTERIALE DI REGOLAMENTAZIONE DELLE COMUNITA’ ENERGETICHE: il decreto attende il via libera della Commissione Europea.

AMBIENTE

LE IMPRESE CHIEDONO:

  1. 1  PIANO PROVINCIALE GESTIONE RIFIUTI URBANI: l’assenza di un piano in ambito provinciale (pubblicato solo il Preliminare a novembre 2022) non consente alle aziende del territorio di programmare gli investimenti e rende incerti quelli già realizzati non essendo regolarizzato l’intervento del privato nel ciclo di gestione rifiuti.
  2. 2  MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE n.14 del 2016: le aziende chiedono un confronto con la regione rispetto alla legge, in fase di modifica per recepire le intercorse norme nazionali ed europee, il cui impianto definisce anche l’azione dell’iniziativa privata della filiera rifiuti.

EQUILIBRIO IDROGEOLOGICO

LE IMPRESE CHIEDONO:

1 PROGETTO DI MESSA IN SICUREZZA A REGIME DEI CORSI D’ACQUA mediante una manutenzione costante che potrebbe avvenire anche in ottica di economia circolare coinvolgendo imprese e agricoltori.

Questa la  sintesi del documento del imprenditori sanniti consegnato  al Ministro Fratin  in
occasione del confronto.

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