Senza sponsor ho girato l’intero Mezzogiorno arrivando a fare, nell’ultimo periodo di campagna elettorale, anche quindici comizi al giorno. E’ stato un po’ come la prima volta alla Camera nel 1976, con la differenza, però, che questa volta ci ho messo la faccia in prima persona, anche contro tanti ex amici di partito che non hanno esitato ad abbandonarmi”. “Certo – ha aggiunto Mastella – questa è la politica: ognuno può decidere percorsi diversi ma ciò che mi ha fatto male sono state le offese personali. Una cosa è dire non ti seguo, altra è fare campagna elettorale dicendo votate tutti tranne Mastella. Sono comportamenti che fanno male soprattutto se a farlo sono tuoi ex o presunti amici di partito”. “Ho potuto correre per un seggio a Strasburgo – ha aggiunto Mastella – e questo grazie all’ok di Berlusconi, e poi anche di Fini, che mi hanno dato ospitalità nel Pdl e offerto la possibilità di potermi mettere in gioco”. Il risultato? “Sono stato eletto al Sud dei cui problemi mi farò carico, a cominciare dalla Scuola di Magistratura a Benevento intorno alla quale dovremo fare squadra perché quando, da ministro della Giustizia nel governo Prodi, decisi che il capoluogo sannita poteva ospitare la Scuola, c’erano tutte le condizioni. E questa Scuola non ci può essere tolta”, ha concluso Mastella.
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