Giardiello, il killer del tribunale è un imprenditore delle costruzioni. L’uomo, 57 anni, di Benevento, è in gravi difficoltà finanziarie.

L’imputato in giacca e cravatta che ha sparato giovedì mattina nel Tribunale di Milano, provocando la morte di quattro persone e il ferimento di altre due è Claudio Giardiello, con vari interessi nel settore dell’edilizia. Giardiello, 57 anni, è nato a Benevento il 6 marzo del 1958, ed è residente in Brianza. A quanto si è appreso aveva diverse società ma negli ultimi tempi si trovava in gravissime difficoltà finanziarie, sfociate in diverse cause giudiziarie. L’uomo si trovava in tribunale per un processo a suo carico, per bancarotta fraudolenta, a seguito del fallimento dell’immobiliare Magenta, di cui Giardiello era socio, e che fallì nel 2008. La società si occupava prevalentemente di mediazione immobiliare.

«Ingestibile»

«È una persona sopra le righe, ingestibile come cliente perché non ascoltava mai i consigli. Era uno che pensava che tutti lo volessero fregare, era paranoide». È la descrizione dall’avvocato di Claudio Giardiello, Valerio Maraniello. L’avvocato ha spiegato di avere difeso Giardiello fino ad un paio di anni fa e poi di avere lasciato il mandato proprio perché era un cliente «difficile». «Era un imprenditore distinto, educato, ma si era convinto di essere vittima di una truffa da parte dei soci coimputati nel processo in corso», aggiunge il legale.

La fugaGiardiello, fuggito in moto dal Palazzo di Giustizia di Milano, è stato arrestato dai Carabinieri a Vimercate, comune della provincia di Monza-Brianza situato a circa 25km dal tribunale milanese. Prima di darsi alla fuga, ha ucciso tre uomini, all’interno del Palazzo di Giustizia.
fonte http://milano.corriere.it

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