Hong Kong: Terzi, ‘video deep fake parte del modus operandi cinese’

Roma, 23 mag. (Adnkronos) – “Questa mattina la Cnn ha trasmesso un servizio allarmante: video di giovani donne – presumibilmente provenienti dall’Europa dell’Est o dalla Russia – che esprimono fantasie romantiche e parole di fervente nazionalismo e il loro apprezzamento per la Cina. Una studentessa ucraina dell’Università della Pennsylvania si è ritrovata sulla Cnn a guardare un video con la sua immagine clonata, che parlava perfettamente il mandarino, vendeva prodotti o lanciava messaggi chiaramente propagandistici dalla scrittura antioccidentale. I video deepfake e altri video generati dall’intelligenza artificiale hanno inondato canali come Tik Tok. Sono innumerevoli così come i loro spettatori. Questo è il modus operandi cinese, un modus operandi che gli abitanti di Hong Kong e Taipei conoscono fin troppo bene”. E’ l’allarme lanciato dal presidente della 4ª Commissione Politiche dell’Ue, senatore Giulio Terzi di Sant’Agata, aprendo all’Istituto di S. Maria in Aquiro di Roma il convegno ‘Hong Kong: l’espansione di Pechino per soffocare il dissenso a livello globale’.

“Anche i dispositivi di fabbricazione cinese rappresentano una debolezza molto grave – ha aggiunto Terzi – A Taiwan i terremoti nella contea di Hualien non solo hanno causato gravi danni, ma hanno anche rivelato che il potere della Cina è permeato ovunque. Una donna taiwanese ha pubblicato su Internet di aver trovato filmati del terremoto registrati dalla telecamera di sicurezza di casa sua sulla piattaforma di social media cinese Xiaohongshu”.

Terzi ha poi ricordato le conclusioni del Vertice Ue-Cina del dicembre 2023: “La relazione Ue-Cina è quella che conta. Ma dobbiamo rendere le nostre relazioni commerciali ed economiche più equilibrate, reciproche e reciprocamente vantaggiose. Continueremo a lavorare per pari opportunità per le nostre aziende. Oggi dovrebbe essere un primo passo. Contiamo inoltre sulla Cina, in quanto membro permanente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, per proteggere la Carta delle Nazioni Unite e in particolare la sovranità e l’integrità territoriale di tutti i paesi. Continueremo a impegnarci con la Cina sulla base di trasparenza, prevedibilità e reciprocità”.

“L’Ue e la Cina – ha proseguito il senatore – sono i principali partner economici con 2,3 miliardi di euro di scambi di merci al giorno. Tuttavia, con un deficit commerciale dell’Ue di quasi 400 miliardi di euro, questo rapporto è criticamente e strutturalmente squilibrato. L’Ue ha ribadito le sue profonde preoccupazioni per la situazione dei diritti umani in Cina, in particolare le violazioni sistematiche dei diritti umani nello Xinjiang e in Tibet, il lavoro forzato, il trattamento dei difensori dei diritti umani e delle persone appartenenti a minoranze, nonché la continua erosione delle libertà fondamentali a Hong Kong, dove la Cina dovrebbe onorare i suoi impegni precedenti. L’Ue ha accolto con favore la ripresa del dialogo sui diritti umani nel febbraio 2023 e ha sottolineato le sue aspettative per il prossimo dialogo che avrà luogo nel 2024 in Cina”.

“Desidero ricordare – ha concluso Terzi – che la Repubblica popolare cinese fa molto affidamento su strutture nella Ue come gli Istituti Confucio: il braccio operativo del soft power cinese. Non appartengono alla stessa categoria del Goethe Institute, del British Council, dell’Alliance française o degli istituti culturali giapponesi. Certo, promuovono ufficialmente la lingua e la cultura cinese, ma dal 2004, quando hanno iniziato a diffondersi in tutta Europa, gli Istituti Confucio hanno diffuso propaganda e censura cinese. Presentano ai nostri giovani la narrativa prodotta dal Partito Comunista Cinese, che mira non solo a riscrivere la storia, ma a sradicare e cancellare culture diverse, soprattutto quelle democratiche, manipolando le mappe della Cina con Taiwan o travisando la realtà di Hong Kong, Xinjiang e Tibet”.

ARTICOLI CORRELATI