Intervento dell’assessore Luigi Boccalone in merito alle recenti dichiarazioni del senatore Pasquale Viespoli

 

 

Qual è il passato di cui questo centrosinistra non sarebbe all’altezza? Forse l’ex sindaco si riferisce a quella città che era capace di salire agli onori delle cronache nazionali solo perché ultima nelle classifiche sulla vivibilità o la qualità ambientale.

 

Oppure a quella città statica e conservatrice, incapace di attrarre turismo, di creare eventi culturali e sociali e di offrire proposte e risposte ai propri cittadini. La stessa città incapace di tutelare i cittadini rispetto alle continue richieste e vessazioni dei propri creditori nell’ente, e che è riuscita a svilire le società partecipate, riducendole al fallimento. Quella città immobile, che all’azione politica efficace ha sempre preferito anteporre l’accusa strumentale. Una città, in sintesi, rappresentata bene dallo stesso Viespoli, che pur essendo stato a capo di un’apposita commissione non è nemmeno riuscito a risolvere la questione dei lavori a piazza Duomo.

 

Se, invece che rimuovere quanto hanno fatto lui e i suoi alleati a Benevento, il senatore Viespoli ne prendesse atto, allora non si stupirebbe nemmeno di fronte al mancato entusiasmo che – come lui stesso ammette – ha suscitato nelle scorse settimane la notizia di una sua possibile candidatura alla Regione.

 

Evidentemente la capacità di giudizio del senatore è troppo offuscata dalla propria autostima e dagli apprezzamenti che – a detta sua – riceverebbe a livello nazionale, dalle alte sfere del partito. Tanto offuscata da non consentirgli di comprendere qual è la realtà attuale della sua città, dei cui problemi reali si è disinteressato da anni  e che evidentemente – com’è ovvio – gli ha voltato le spalle.

 

E non è un caso che a voltargli le spalle sia stato adesso anche il suo stesso partito che, come dimostrano le recenti beghe in materia di liste e candidati, non è nemmeno capace di governare.

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