La Camera approva la legge contro le “dimissioni firmate in bianco”

Oggi, 5 luglio, la Camera dei Deputati ha approvato una proposta di legge denominata “Disposizioni in materia di modalità per la risoluzione del contratto di lavoro per dimissioni volontarie del prestatore d’opera”.A renderlo noto è l’on. Costantino Boffa cofirmatario della proposta di legge presentata lo scorso 1 agosto 2006.“Accade sempre più spesso che al lavoratore o alla lavoratrice, al momento dell’assunzione, venga presentato da firmare un foglio di dimissioni senza data. Un espediente attraverso il quale il datore di lavoro può licenziare in qualsiasi momento un dipendente facendo sembrare volontaria la cessazione del rapporto – dichiara l’on. Boffa” .Tale pratica riguarda in particolare le donne e la maternità, ma viene utilizzata anche per ragioni fiscali, ad esempio al fine di sgravare l’impresa dal pagamento dei periodi di assenza dal lavoro per imprevisti quali infortuni o malattia. Secondo i dati forniti dagli uffici vertenza della CGIL, ogni anno circa 1.800 donne chiedono assistenza legale per estorsione di finte dimissioni volontarie. “Per neutralizzare tale prassi vessatoria – illustra l’on. Boffa – abbiamo proposto un dispositivo che prevede di vincolare la validità della dichiarazione di dimissioni volontarie all’utilizzo di appositi moduli reperibili solo attraverso gli uffici provinciali del lavoro e le amministrazioni comunali; moduli contrassegnati da codici alfanumerici progressivi e da una data di emissione che garantiscano la loro non contraffazione, e al tempo stesso l’utilizzabilità solo in prossimità della effettiva manifestazione della volontà del lavoratore di porre termine al rapporto di lavoro. In questo modo, viene meno la possibilità di estorcere al momento dell’assunzione la contestuale sottoscrizione di una possibile lettera di dimissioni volontarie”.I moduli saranno disponibili anche per via telematica tramite il sito internet del Ministero del lavoro e della previdenza sociale. La norma è applicabile a tutti i contratti per rapporti di lavoro subordinato indipendentemente dalle caratteristiche e dalla durata. Vale dunque anche per i contratti di collaborazione coordinata e continuativa, per quelli a progetto, quelli di collaborazione a natura occasionale, di associazione in partecipazione e per quelli instaurati dalle cooperative con i propri soci.“Il provvedimento – conclude l’on. Boffa – pur se generale e rivolto all’intero mondo del lavoro, è particolarmente importante se si considera la sua valenza anti-discriminatoria a favore del diritto alla maternità o la conservazione del posto a fronte di malattie e infortuni. Inoltre, qui nel Sannio ed in Campania in generale, dove si fa ormai largo ricorso ai contratti atipici, la norma approvata rappresenta una tutela importante soprattutto per i lavoratori precari”.

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