La Corte di Giustizia Europea boccia la reiterazione dei contratti a termine: RISARCIMENTO DANNI per gli insegnanti di religione nei Tribunali italiani.

 

L’attesa sentenza della Corte Europea è intervenuta sul precariato degli insegnanti di religione cattolica, stabilendo l’illegittimità della reiterazione dei contratti a tempo determinato; il rinnovo dei contratti che mira a soddisfare esigenze permanenti e non provvisorie, è illegittimo e merita di essere adeguatamente risarcito.

Il Giudice interno è chiamato, dunque a verificare se le norme interne, violino il diritto dell’Unione e in tal caso disporre la sanzione del risarcimento del danno, previa declaratoria di violazione.

A tale statuizione, i vari Tribunali di Italia si stanno uniformando: tutte positive ormai sono le pronunce relative ai ricorsi presentati dagli insegnanti di religione cattolica che, in assenza di esigenze sostitutive di personale temporaneamente assente, hanno chiesto di essere adeguatamente risarciti.

Numerosissimi sono i docenti, con riferimento al foro Beneventano, che sui ricorsi firmati dall’Avv. Vincenzo Piscitelli hanno ottenuto il risarcimento per l’illegittima reiterazione dei contratti a termine. “La mancata considerazione, da parte del MIUR, ha spiegato il legale beneventano, delle indicazioni espresse dalla Corte Europea per evitare l’abuso dei contratti a termine comporta la condanna dell’amministrazione a risarcire i danni nella misura fino a 12 mensilità. Sono soddisfatto, ha continuato l’avvocato Piscitelli, perché questi esiti stanno interessando non solo gli insegnanti di religione della diocesi di Benevento, ma anche quelli di altre parti d’Italia, dove si registrano risultati apprezzabili che rendono giustizia agli I.R.C. anche in attesa di una futura e meritata stabilizzazione”.

Ignorare le norme in conflitto con l’abuso dei contratti a termine equivale a nuocere inutilmente agli insegnanti di religione che subiscono un danno a causa della precarizzazione cui sono sottoposti mentre invece prestano un servizio nell’interesse della comunità.

ARTICOLI CORRELATI